martedì 20 maggio 2008

12 sandaletti

Sabato siamo stati al Cristo con i bimbi, cosí pure Anna é uscita un po’ di casa, visto che di tempo libero non ne abbiamo proprio.Siamo andati anche al mercato e abbiamo comprato dodici paia di sandaletti di gomma (qui si vendono le cose per dozzina, come offerta, infatti le dodici paia ci sono costate ben 9 euro! Che spendaccioni! In tutti i modi, i bimbi sono
felicissimi dei loro sandaletti!).

Domenica abbiamo fatto un giretto al parco, rubando sempre un po’ di tempo per le visite in ospedale a Teresita. Giovedí notte ce la siamo vista brutta perché la piccola faceva fatica a
respirare e la febbre andava sempre piú su,inspiegabilmente. Verso le tre di notte, ho preso la macchina e siamo volati in ospedale, quello pubblico.

Ma a quell’ora non ci hanno accolti e cosí sono corso ad un altro ospedale lí vicino. Alle 6, quando siamo rientrati a casa Paola aveva un coltello vicino al letto e aveva cercato di tagliarsi le vene,ma con la poca forza che ha, era riuscita solamente a farsi qualche graffio. Non so come abbia fatto ad arrivare sino in cucina da sola, visto che non sitiene in piedi ... Ma ha approfittato del fatto che non c’era nessuno accanto a lei... Meno male che non é successo niente. Da quel momento, Paola ha ripreso tono...

Per due volte é stata in cucina a darci una mano, é uscita in macchina con noi, ha fatto il bagno, non ha piú vomitato, i suoi pannoloni reggono per tutto il giorno, non si lamenta piú di notte...

Domenica pomeriggio in macchina era tutto uno spettacolo da filmare. Eravamo in 12, dentro. Ci é venuto in mento di far cantare ad ognuno una canzoncina, tanto per far passare il tempo prima dirientrare a casa. E’ stato uno spettacolo, meglio di Sanremo (non ci vuole molto, credo), che non riesco a rendere con le parole! Ogni bambino ha cantato la sua canzoncina: “Ora tocca a me, adesso tocca a me!”, si litigavano. Anche Paola ha cantato, e la si vedeva orgogliosa e felice. Ci siamo resi conto che sa un sacco di canzoncine per bambini, e le ha insegnate ai suoi figli. In un momento che eravamo soli in macchina, mi ha raccontato di suo marito, morto mesi fa, delle corse continue all’ospedale, del rifiuto dei parenti, delle penurie, delle immense sofferenze sofferte insieme, dell’amore che li univa...

Canzoni e silenzio, commozione e gioia, dentro nella nostra infaticabile camionetta 725 PIT (questa é la targa).

E per finire in gloria, domenica sera, una indimenticabile pizza al forno preparata dalla nostra Anna! Che mangiata, anche per i bimbi!

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