mercoledì 18 novembre 2009

E la casa si trasforma e i bimbi ne godono

In questi giorni siamo sempre in giro per la faccenda del processo in corso. Non abbiamo molto tempo per fermarci a casa. Siamo comunque fortunati per la presenza di tanti amici e amiche in questo periodo che ci danno una mano.

E la casa si trasforma e i bimbi ne godono.

Nadia a Javier dell'Argentina, Fabrizio di Roma, Giovanni di Carniana e Martina e Giulia di Roteglia, oltre a Giulia di Parma. E' una bella formazione per tener in piedi la nostra casa.

Ora è stato pure aperto l'asilo per i bimbi più piccoli di cui si incaricano le ragazze. Tutti poi sono intenti al tinteggio delle pareti, cosa che desideravamo da tempo, e che ora si sta facendo realtà. Sono state messe le tende nella stanza da letto dei bimbi, per separare i maschietti dalla femminucce: belle, colorate! Sulle pareti ci adesso tanti disegnini e dal soffitto pendono forme divertenti, fatte dagli stessi bimbi.

E' bello costruire insieme la casa che ora sta diventando davvero "casa de los niños". E tutti offrono il loro contributo.

Il piccolo Manuel è stato operato e il suo piedino sinistro dovrebbe diventare più dritto. Deve portare uno stivaletto di gesso per un mese e mezzo. Soffre abbastanza ma appena lo si mette davanti al televisore, gli passa tutto. Speriamo che questa volta sia quella buona e definitiva. David è sempre un tesoro di felicità.

Sul fronte del processo, vedremo le novità dei prossimi giorni. Oggi ci siamo incrociati per strada con l'avvocato delle suore che voleva con una bravata spaventarmi con il suo macchinone nero. Lasciamo perdere, tanto legge pure lui i nostri messaggi.

Dimenticavo di dire che venerdì, dopo la famosa udienza processale, siamo stati tutta la notte in ospedale per assistere Laura che era stata vittima di una violenza fisica da parte di alcuni giovani. Ora sta bene e oggi pure lei è uscita dall'ospedale. Non abbiamo, dunque, avuto neanche un attimo di respiro dopo l'udienza, per dire che la nostra vita deve continuare nello spirito che ci anima e che è quello di essere aperti sugli altri, sempre, e non pensare mai a noi stessi.

Un abbraccio e il ringraziamento forte a ciascuno per il dono dell'amicizia che ci sostiene.

venerdì 13 novembre 2009

Oggi è un giorno importante e decisivo

Carissimi amici!

Oggi è un giorno importante e decisivo. Mi permetto di chiedere ad ognuno una preghiera semplice o un semplice ricordo nell'amicizia per chi magari non ha tanta domestichezza con la preghiera.

Alle 4 del pomeriggio ci troveremo davanti alla giudice, insieme a Tania, per fare chiarezza sul tema legale della compravendita del terreno in cui viviamo.

Io ringrazio Lucas e gli/le amici/che del Focolare per avermi insegnato la Comunione e la Fraternità gratuita sul modello delle prime comunità cristiane dove ognuno non considerava suo quello che aveva ma tutto era in comune tra tutti.

Ringrazio Tania e gli/le amici/che della Comunità per avermi insegnato a sognare il bene per i bambini e per i poveri, un bene non fatto di cose materiali, ma di amicizia spirituale, costante, quotidiana.

Ringrazio don Massimiliano e tutti gli amici e le amiche di Toano perché lì sono nato, in una famiglia povera ma cristiana, che ha formato il mio cuore.

Ringrazio gli/le amici/che della Casa de los Niños, in tutto il mondo, che siamo tanti!, per aver creduto e percorso con noi questo sogno ed aver dato forma ad esso in questo nostro villaggio che è un orgoglio per tanti e un piccolo seme di una umanità nuova, costruita sulla debolezza, ma fonte di bene e di gioia per tutti quelli che hanno modo di parteciparne.

Ci affidiamo a questo bene e non perdiamo mai il dono della gioia, del perdono e della possibile riconciliazione con tutti/e.

Vi abbraccio di cuore,
Ari

PS. So che gli avvocati delle "Suore" stanno leggendo i nostri messaggi: spero che pure a loro facciano bene

venerdì 6 novembre 2009

Il primo round è finito due a zero per noi!!!

La Giudice, infatti, ha fatto azzittire due volte il Pubblico Ministero e gli Avvocati delle suore, dicendo loro che era meglio si attenessero ai fatti e non alle illazioni. E ha rimandato l’udienza a venerdì della prossima settimana, così magari loro pensano a fondamentare un po’ meglio legalmente le accuse contro di me. E noi, intanto, abbiamo il tempo di far vedere alla Giudice che si tratta di una Simulazione di Reato, con pena tanto per gli Avvocati che per il Pubblico Ministero.

Sono usciti mogi mogi dalla sala, mentre tutti noi eravamo euforici, dopo tanta tensione. La battaglia non è finita, ma la soddisfazione di oggi ha fatto bene a tutti.

Nel corridoio, uno degli Avvocati delle suore, che è amico di Candy e Ivana, due delle ragazze della Comunità che lavorano qui a casa, si è avvicinato per chiedere loro cosa facevano in Sala. Loro gli hanno risposto: “Cosa fai tu qui, inventando accuse senza fondamento contro di noi: noi lavoriamo per quella casa contro cui tu stai combattendo!” “E’ che voi non conoscete la verità dei fatti.” “La verità noi la sperimentiamo tutti i giorni nella casa dei bambini e ci riempie di orgoglio!” “Ma c’è anche la verità delle suore e se voi la conosceste vi rendereste conto di quanti errori e inganni commette Aristide.” “Di frottole ne sanno raccontare tante quelle suore, e voi ne sapete ben approfittarvene.” “Però potete sempre dire ad Aristide che noi siamo aperti a dialogare con lui: tutto si può risolvere con un dialogo convincente.” “Glielo diremo di certo, e ti faremo sapere!"

Quanti soldi vorranno quegli avvocati spudorati? Le suore lo sapranno presto!

Tornato a casa, mi sono corsi incontro gruppi di bimbi per abbracciarmi e per darmi il “benvenuto a casa”.

Gli avvocati delle suore non potranno mai sperimentare la commozione e la gioia di una famiglia come la nostra.

Ringrazio tutti per essere stati presenti con me, a sostenermi, a incoraggiarmi, a fare il tifo per la verità e il bene.

giovedì 5 novembre 2009

5 novembre notte

"C'è sempre il pericolo, nelle vicende del mondo e anche nelle debolezze della Chiesa, di perdere la fede, e così anche di perdere l'amore e la fraternità. La storia ci insegna, poi, che non si esprime un'autentica comunione senza un travagliato sforzo di riconciliazione"
Oggi è il giorno difficile, il giorno in cui dovremo affrontare insieme le incognite della giustizia. Ringrazio Suor Bruna che mi ha mandato nei giorni scorsi la frase qui sopra, che riassume il senso di quello che abbiamo vissuto con lei, con voi e che ho provato a risolvere dentro di me in questo periodo.

Non vogliamo perdere di vista il sogno di amore e fraternità che si costruisce ad ogni istante qui, nel nostro villaggio, ma anche fuori, nel silenzio, nel dolore, ma sempre con tanta gioia e amicizia tra tutti.

Ieri abbiamo propiziato una riunione in Santa Cruz con le Suore per vedere se c’era la possibilità di arrivare ad un accordo. Ero stato da Vescovo, domenica sera, per spiegare la situazione al fine di riprendere in mano rapporti logorati da tempo. L’ho fatto col desiderio sincero di guardare al di là di tutto quello che è successo negli ultimi anni, per ritrovare insieme la serenità necessaria per poter andare avanti e ricostruire fraternità. L’ho fatto ascoltando il cuore e i fratelli.

Con le Suore, a Santa Cruz, ha parlato ieri il Padre Antonio, che è l’amico nostro, il Presidente dell’Associazione qui in Bolivia. E’ andato anche il Vescovo, e questo è un bel gesto da parte sua. Abbiamo fatto una proposta noi, credendo sempre nel bene e richiamando le Suore alla loro coscienza sui fatti che loro conoscono bene. Si è aperta una porta, anche se loro non ci hanno fatto conoscere nessuna proposta di accordo che hanno detto ci manderanno nei prossimi giorni. Vedremo. Continuiamo a sperare in un accordo. Vale di più mettersi d’accordo che credere di aver ragione.

Purtroppo, sempre ieri, io e Tania siamo stati accusati di truffa, dal Pubblico Ministero, per aver complottato insieme la compravendita del terreno delle suore per interesse economico nostro e di terzi. Questa accusa gravissima deriva da una dichiarazione della Suora Provinciale che ha firmato con me il documento di compravendita, e che mi accusa di tutto, la stessa che si è incontrata ieri con Padre Antonio per trovare un accordo.

Che dire?

Che siamo lontani dalla verità e dalla giustizia, che siamo lontani dal Vangelo. Ma la verità, la giustizia e il Vangelo, quello che abbiamo imparato dai nostri genitori, umili e poveri, dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle più esperti, sono lì, nella porta del nostro cuore ferito, nella nostra fede vacillante, nella debolezza della nostra vita, nel dolore di tutti quelli che simpatizzano per noi, negli occhi dei nostri bimbi e nella certezza di bene che è stata seminata in tanti.

Alle tre del pomeriggio, alle otto italiane, mi troverò davanti ai giudici. Dovrò difendermi, ma non vorrei attaccare nessuno. Mi hanno detto che qui le maestre si troveranno con i bimbi della scuola e con le mamme per pregare. Per i bimbi sarà un momento di incontro forse spensierato, ma importante, per sentirsi parte pure loro del nostro sogno di fraternità. Per me sarà il segno bello di sentirmi abbracciato dall’innocenza. E tutti siamo certi che il bene trionferà.
Vi abbraccio forte!

.... E’ ancora notte fonda e i piccoli Manuel e Sebastían stanno piangendo. Forse si rendono conto del momento difficile per tutti o forse è solo mal di pancia...

Mi viene da ricordare quanto scrissi il giorno del primo incontro con le suore, proprio tre anni fa, alla fine di ottobre del 2006:

28 ottobre 2006 (erano le tre di notte come oggi)
Ciao!

Volevo pure dirvi che oggi, finalmente, ci siamo incontrati con le suore. La superiora è venuta da lontano e mi ha invitato a prendere un caffè nel centro, in modo da parlare con più tranquillità. E' di origine austriaca. Sono rimasto contento della conversazione. Faccio una sintesi. Le suore vogliono vendere tutto il terreno, incluso la casa dove risiedono (due case) perché lì non si trovano bene. Si tratta di circa 5 ettari. Lo vendono non con l'intenzione di farci un affare, ma neppure vogliono regalarlo. Il prezzo che hanno messo è di 5 dollari al metro quadrato. Un prezzo irrisorio, rispetto alla zona e agli altri terreni che abbiamo visto. Il totale sarebbe di circa 250.000U$ (200.000 €). Chiedono che le suore possano fermarsi un anno, dal momento della vendita, finché non trovano un'altra sistemazione. A me è parso tutto molto ragionevole e ho risposto che saremmo contenti di comprare tutto il terreno, soprattutto perché ci dà la possibilità di realizzare lì tutto quello che abbiamo in mente. Anche il prezzo è molto inferiore a quello che avrei immaginato. I soldi non li abbiamo, ma potremmo darli in varie quote. Abbiamo circa la metà e credo che, se le cose vanno bene, potrei chiedere qualche prestito ai miei parenti, tanto per dare un'idea. Il posto è molto buono. Voi cosa ne pensate? La cosa sarebbe quasi immediata. Lunedì andrò dalle suore per vedere bene il terreno e per prendere in considerazione i documenti di proprietà.
Oggi María René non sta bene: è molto spenta, non mangia e non beve. Dorme... La diarrea le è passata, ma ha qualche altro disturbo che non riusciamo a identificare. Sono un po' preoccupato, anche se la sua dottoressa, con cui ho appena parlato per telefono, mi ha detto di stare tranquillo. E' molto strano, per me, non vedere sorridere MR..., e vederla tutta mogia mogia...
Vediamo come passa la notte...
Vi abbraccio!
Ari


Questo messaggio di tre anni fa mi aiuta a ricordare che non ci interessava il terreno, l’affare, come dice l’accusa di oggi: “delitto di truffa per interesse economico nostro e di terzi.”

Ci preoccupava, allora come oggi, la salute dei nostri bimbi.

E’ triste e duro dirlo, ma è la verità: alle suore, che dicono di essere figlie di San Francesco, interessano i soldi e per racimolarli sono disposte a dire tutte le bugie del mondo e a mandarci in carcere.

A noi ci preoccupa invece che i bimbi stiano bene, e che i nostri bimbi, le nostre famiglie, i nostri amici, i nostri fratelli e le nostre sorelli, che tutti noi possiamo coltivare nel cuore la gratuità per costruire insieme una fraternità bella, senza interessi, senza rancori, senza giudizi, senza condizioni, senza divisioni, senza barriere di fede o scelte personali.
I bimbi, con la loro innocenza e semplicità, continuano a insegnarcelo. Bello se possiamo assomigliarci e diventare come loro.