martedì 9 dicembre 2008

Ho riletto in questi giorni quanto avevo scritto al conoscere María René

Ho riletto in questi giorni quanto avevo scritto al conoscere María René, nel 2006. Te lo mando perché mi sembra interessante rileggerlo dopo due anni e mezzo e vedere come sono andate le cose...

Casetta dei bambini, Cochabamba, 12 marzo 2006

Ciao!

All’inizio di questa settimana mi faccio vivo per dirvi qualcosa di noi e della nostra casetta.
In questo ultimo tempo siamo stati molto preoccupati per la vita di María René...
In ospedale ce la facevano vedere solo attraverso la porta a vetri della sua stanzetta di isolamento. Sono stati giorni duri, in cui abbiamo capito che la sua vita era appesa ai tanti tubi e alle sonde che martoriavano il suo corpicino e ci mantenevano col fiato sospeso... Non riusciva né a mangiare, né a parlare per diverse infezioni prese, ma quello che più ci commuoveva era il suo volto spento. Da due settimane non vediamo l’accenno di un sorriso sulle sue labbra. Fa male costatare questo, in una bambina che compirà un anno domenica prossima e che ha un viso bellissimo, anche se pallido come la luna...
Abbiamo chiesto il miracolo per lei.

Oggi pomeriggio, al termine della attività con i bambini della scuoletta,sono stato sulla soglia della sua stanza a pregare con calma il Rosario e María René non ha mai tolto lo sguardo da me. Sembrava avesse paura di rimanere da sola e controllava che non mi muovessi. Non aveva più né tubi né sonde, solo il suo biberón vuoto ben stretto tra le manine. Poi si è addormentata.

Oggi mi hanno detto che se continua così, nei prossimi giorni María René potrà venire a casa da noi. Non ci sembra vero! Stasera sono particolarmente contento per questa notizia... Spero che la nostra piccola potrà tornare a sorridere, anche se la sua vita sarà sempre dura e difficile. Ma qui tutti le vogliamo un bene grande anche se la conosciamo da poco. Ci affidiamo a Dio e insieme affidiamo a Dio la sua vita... Certo, anche noi ci chiediamo il perché di tanto dolore in una piccola innocente... E non abbiamo risposte... Comunque, c’è tanta attesa qui, tra tutti gli/le amici/amiche, per l’arrivo di María René nella nostra casetta.
Tutti e tutte si sono offerti per venire a turno a prendersene cura...


Volevo pure ringraziare ciascuno per l’enorme generosità e il grande affetto con cui ci seguite. Sapete -più o meno-, che abbiamo intenzione di costruire case per le famiglie dei nostri bambini. Un centinaio di case, visto che le nostre famiglie sono tante: un sogno grande, ma non impossibile. Non ci preoccupano i tempi nè i soldi. Solo l’amicizia per i nostri bambini ci spinge a sognare in grande. Alcuni di voi ci hanno mandato un bel progetto di case con il nome simpatico di "Residence Arcobaleno". Qui stiamo conversando da tempo con persone conosciute che sarebbero disposte a finanziare la costruzione delle casette (o appartamentini). Ci manca il terreno, che deve essere abbastanza grande e localizzato in questa zona dove attualmente risediamo. Purtroppo, qui i terreni costano tantissimo, non c’è proporzione nemmeno con l’Italia.

I soldi (soprattutto vostri!), che abbiamo messo insieme in questo periodo, raggiungono quasi i 100.000 dollari e serviranno essenzialmente per poter realizzare questo sogno. Mi sembra giusto che siate al corrente di tutto, anche di questi aspetti più pratici ed economici, perché così condiviamo veramente tutto e il nostro cuore può battere all’unisono per una vita bella sognata per tanti.

Volevo pure dirvi che oggi sono arrivate le medicine tramite i medici di Ravenna che si fermeranno in Bolivia fino alla fine di marzo. Sono tante e importanti. Ringrazio di cuore a nome delle persone che le hanno richieste!

Vi auguro una buonissima settimana e non lavorate tanto!
Sappiate che vi vogliamo tanto bene!

Ari

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