giovedì 12 luglio 2007

il compleanno di Zaidita

Oggi siamo stati a Vacas, il paesino di Evita, perché era il compleanno di Zaidita, la bimba ammalata al cuore. Siamo andati nel pomeriggio, con i bambini, meno JManuel. Durante le due ore di viaggio, Evita non ha aperto bocca. Quando siamo arrivati, non voleva salutare nessuno. Tutti erano meravigliati al vederla cosí cambiata e in salute. Poi sono state chiamate la nonna e la zia. Neppure loro, Evita voleva salutare. L'ho dovuta convincere ad avvicinarle e a dare un bacino... La nonna voleva che Evita ritornasse a casa perché i vicini l'accusano di averla abbandonata. "Neanche per sogno", ho detto io. Evita rimane da noi! Quando verrá suo padre, vedremo con lui come meglio fare. Evita non ne vuole sapere di ritornare al suo paese, figuriamoci!

Prima di ripartire, Suor Cherubina che ha sempre "regali speciali" da farci, questa volta ci ha fatto veramente dei regali. Proprio in questi giorni, con tante colonie dei bambini, avevamo finito lo schampo, il sapone e i detersivi vari e lei ce ne ha regalati una scatola di ognuno.

Non avevamo più patate e così ce ha dati due sacchi. Erano finite le lenticchie, e allora ne è arrivata una borsa. Non avevamo più sale in casa (strano, non succede mai) e la suora ce ne ha regalati 20 chili. E poi un sacco di cose ancora: zucchero, quinoa, fave, piselli, grano, bevande, ecc. Un vero ben di Dio. Eravamo andati per festeggiare un compleanno e siamo ritornati carichi di regali.

Al ritorno, nonostante fosse tardi, siamo passati all'ospedale a trovare la mamma di Maria Renè, che è stata operata ieri all'intestino. Cammina già, ma ha vari dolori che la tengono in preoccupazione. Non abbiamo parlato con i medici per cui non sappiamo bene come sarà l'evolversi dell'operazione. E' commovente vedere Marìa Renè che da sotto la finestra della mamma la saluta e le manda bacini, e l'invita a riposare. Stasera le offriva fiori gialli che crescono in un'aiuola proprio sotto la finestra. E poi vedendo un tubo coperto con un cerotto che le esce dal naso, diceva triste che la mamma ha la bua sul nasino...

Si impara tanto dai bimbi in questo periodo. Evita, in macchina, al ritorno, tutta contenta e con la sua solita parlantina ritrovata, faceva notare che Sebastian e Marìa R. non hanno imparato ancora a condividere perchè continuamente dicono: "Questo è mio, questo è mio!". Sono tutti dei tesori preziosi che il cielo ci ha regalato.

JManuel sta un po' meglio e speriamo che si riprenda completamente se no tra un po' sparisce, tanto è magrino... Di lui devo ricordare che adesso, ogni volta che scendiamo dal secondo piano, dove ci sono le stanze da letto e passiamo davanti alla stanza dipinta, lui si aggrappa alla porta di uscita e indica, con tutte le forze che ha, che vuol andare a giocare nella stanzetta dei bimbi. Non dice una parola, ma si fa capire benissimo!

Adesso vado a letto. Il latte l'ho già preso. Speriamo che i bimbi facciano i bravi stanotte. Con il sonno che ho, credo che non li sentirei...

Ciao, ciao! Poi mando le foto di oggi. C'é anche la foto dell'asino famoso...

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