venerdì 24 settembre 2010

Oggi la cittadella ha raggiunto quota trecento!

Oggi infatti abbiamo ricevuto qui a casa Pablo. Si tratta di un ragazzo di 22 anni, proveniente da un paesino vicino a Karpani, che l'ospedale pubblico ha dimesso perché non c'è più niente da fare per lui, per lo stato avanzato della sua malattia, la malattia che hanno tanti dei nostri, ma i nostri stanno bene...
Pesa poco più di 20 chili e non riesce ad alzarsi da letto. Si chiama come Paola ma pesa meno di lei quando arrivò da noi. 
Siamo contenti di averlo ricevuto. Ha una sua stanzetta nella nuova infermeria, una stanzetta bella che abbiamo preparato là dove viveva prima Padre José. 
Non sappiamo quanto starà con noi, ma abbiamo fiducia perché ha voglia di mangiare e di vivere. Lui non ha nessuno e noi siamo diventati la sua famiglia. E siamo contenti che con lui abbiamo raggiunto la soglia dei trecento. In questo periodo di grande stanchezza si tratta di una sfida speciale che ci è stata chiesta e che abbiamo accettato senza tentennamenti. 
Ogni giorno sarà un passo verso la vita, così lo pensiamo e lo speriamo. 
Bienvenido, Pablo, qualcuno ha scritto sul muro della sua stanzetta. Bel gesto, bell' auspicio...

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