martedì 29 aprile 2008

richiesta di aiuto

Salve a tutti!

Vorremmo che anche oggi la Mail arrivasse dalla Bolivia con il resoconto dei progressi delle casette, delle prime famiglie che le abitano, i racconti sui nostri bambini….., ma questa è una lettera dell’Associazione che, esasperata, rende tutti partecipi di quanto sta accadendo.

Fin dagli inizi tra alcuni di noi ed Aristide, era maturato un grande sogno: costruire un villaggio per dare un tetto e una prospettiva di vita dignitosa alle famiglie dei nostri bimbi ammalati di AIDS e a tante altre famiglie in gravissime difficoltà conosciute in questi anni.
Sapevamo che era un sogno, ma ci piaceva crederci….Poi nel 2006 è successo quello che allora chiamammo un miracolo: una Congregazione di Suore Francescane che vivevano a Cochabamba ci offrirono un terreno di 48000 mq. ad un prezzo che ci sembrò interessante $ 240.000 (che poi diventarono 260.000 in quanto sul terreno ci sono due case un po’ vecchiotte ma perfettamente abitabili). Subito ci siamo fatti prendere dall’euforia, eravamo al “settimo cielo”, lì sarebbe potuto nascere il nostro villaggio, la “Cittadella Arcobaleno”! Ma tutti quei soldi per comperare il terreno non li avevamo.

Ci siamo riuniti, abbiamo discusso e alla fine abbiamo deciso di buttarci in questa “pazzia”, chiediamo alle Suore un anno di tempo per il pagamento, firmiamo il compromesso e iniziamo a lavorare per raccogliere i fondi. Molti di voi sapranno che le iniziative dell’Associazione sono tante e semplici: mercatini, cene di solidarietà, e tutto cio che ci può aiutare per raccogliere un po’ di soldi.

Ma per questa impresa non ce l’avremmo mai fatta senza l’aiuto di tutti voi! Tante aziende del comprensorio, gli amici di Toano, Tressano,Casalgrande, Scandiano, quelli di Levizzano, le Parrocchie e gli amici di Udine, tante persone anonime, i ragazzi di Roteglia coi Giochi d’Estate, tanti sposi che hanno devoluto al nostro progetto le spese delle bomboniere, soprattutto tanti bambini..., insomma ognuno di voi ha contribuito affinché il sogno si andasse via, via concretizzando. E con largo anticipo abbiamo saldato il debito con le suore.

Tutto sembrava fatto, mancava solo la firma nell’atto definitivo.

Ora, a distanza di un anno , passato tra rinvii e nuovi appuntamenti, inaspettatamente per ottenere questa firma, le Suore ci chiedono 1.000.000 di dollari, motivando il fatto che i Vescovi Boliviani non possono dare loro l’autorizzazione per vendere ad un prezzo così basso. ASSURDO!!

Teniamo a precisare che le suore , quel terreno, lo hanno ricevuto in donazione!

La settimana scorsa, sono arrivate al punto di citarci a un giudizio civile, in Bolivia, per dolo. INCREDIBILE!! E hanno delegato il processo ad avvocati pubblicamente conosciuti come poco raccomandabili. E ovvio che il denaro può annebbiare un po’ la mente e far perdere di vista gli insegnamenti di Gesù e gli esempi di San Francesco, di cui loro hanno abbracciato la fede e il carisma.

Noi abbiamo cercato di far loro capire che tutti quei soldi non riusciremo mai a metterli insieme, anche lavorando sodo e che non avremmo mai accettato l’acquisto a queste condizioni se lo avessimo saputo un anno fa.

Ora sul terreno si stanno terminando le prime 16 casette, alcune delle quali gia’ abitate dalle nostre famiglie. A noi non interessa essere proprietari di case o terreni in Bolivia…. Potremmo anche rinunciare a tutto, ma abbiamo preso un impegno con le famiglie , con i nostri bambini e con tutti coloro che con sacrificio ci hanno aiutati. Con quale coraggio possiamo dir loro: “ Scusate, ci siamo sbagliati!!! Dovete tornare a dormire e a morire nei vostri tuguri o per strada…..”

NO! Non è possibile, e soprattutto non è giusto!

Noi siamo decisi a batterci con tutte le nostre forze perché il nostro e il loro sogno possa diventare realtà! Questa storia, come dicevamo, va avanti da un anno e abbiamo sempre sperato di trovare una soluzione che non urtasse nessuno. Ma adesso abbiamo davvero bisogno di voi tutti! Vogliamo tentare con una “pioggia” di e-mail da indirizzare alla Casa Madre delle Suore, in Austria, ai Vescovi e alle Autorità Ecclesiastiche della Bolivia, per denunciare il nostro malcontento, il nostro malessere, la nostra indignazione di fronte a questo comportamento; per chiedere spiegazioni, motivazioni o per esprimere quello che il cuore ci suggerisce.

Un grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci in questa penosa ma necessaria battaglia per il bene!

Associazione Casa de los Ninos

debito,

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