lunedì 14 gennaio 2008

buona giornata dalla allegra tribú della casa dei bambini!

Stasera ero andato a letto presto, alle 8, insieme ai bimbi…, con la speranza di dormire un po’ di piú… Gli imprevisti di questa nostra casetta sono sempre piú imprevedibili, cioé
sono sempre piú frequenti, per cui il sonno é stato frustrato e sono qui davanti al computer per cercare di mandare qualche notizia notturna e qualche foto di questo periodo.

Da quando siamo rimasti in pochi, qui a casa (sigh!), il ritmo é frenetico e la stanchezza possente. Non basta piú una tazza di latte con i biscotti, ci vorrebbe un tazza di valium scekcherata con chicha (bevanda) boliviana! Certo che mettersi a letto in corridoio, cioé nella mia reggia, con i bambini nelle loro stanzette lí a fianco e ascoltare di nascosto i loro commenti notturni é una scena da far invidia al miglior Benigni.

Difatti, stasera María René canticchiava con il suo tono in falsetto -un allegretto andante con gioia-, dopo la poppata meritoria e in attesa di chi doveva ritirare il suo biberón vuoto. Visto che nessuno arrivava, si é messa a raccontare a se stessa alcune favolette prima di addormentarsi. La prima: “C’era una volta un anatroccolino che nuotava nell’acqua ed era felice. Gli altri pulcini attorno lo guardavano e gli battevano le mani”. Fine del primo racconto. Secondo racconto: “... ero cosí stanco che non me lo ricordo piú, ma sono sicuro che era simpatico come il primo... Mi sembra che parlava di barchette...”.

Poi é arrivato il turno di Sebastián, a fianco, e pure lui, trascinato dal ritmo di María René, ha iniziato a canticchiare. Lui, che risparmia ogni energia per potersi dedicare a ciò' che piú gli interessa nella vita, ovvero “la comida” (traduzione: gnam, gnam), emette solo alcuni suoni per cui é facile ricordare i ritornelli: “Tata tata tata tara tata rara tá”. Si ripete tre volte, poi continua di nuovo cosí: “Tara rara rara ratita tatita tatá”. Tradotto in un linguaggio da adulti, vuol dire: “Tutti i bambini sono a letto felici e contenti, io non faccio piú la cacca nel pannolino e mi guadagno il mio premino”.

Bisogna pure dire che ora c’é un idillio costante tra Mrené e Sebastián, che qualche mese fa non potevamo immaginare. Ora sono tutti abbracci e bacini. Cosa da non credere, vero Betty e Pino?

Evita invece é uno spettacolo di bontá. L’altro giorno si é presa un pizzicotto a sangue da Antonio, in vena di gelosie. Dopo l’ovvio pianto, ha deciso di ripagare il male con il bene ed ora tutte le mattine si avvicina ad Antonio e gli dá un bacetto e gli ricorda che lui é il suo amico del cuore. Da quel momento, anche perché sembra che le nuove medicine facciano effetto, Antonio é un altro: é gentile con tutti, specie con le bimbe, non ha attacchi, ha una faccia da bimbo buono e non ci fa piú disperare. Speriamo che duri! Se no l’Evita dovrá di nuovo indossare le vesti della martire.

Da parte sua, Marianita, che sempre é da amici (i genitori di Maribel), il fine settimana, quando rientra viene felice a salutare i suoi fratellini e mi ricorda: “Sono contenta di ritornare con i miei fratellini e le mie sorelline!”. Lei i suoi fratelli veri (Freddy e Roxani) non li conosce ancora, ma intanto gode di quelli che ha in prestito qui da noi.

Manuel, che ora fa il corridore di macchine da corsa, ha una faccetta cosí simpatica che é difficile trovarne una piú bella. E poi gli piace farsi fotografare e si mette in posa che é un piacere. Da grande fará l’attore, se per caso non sfonderá in formula uno.

Ora abbiamo con noi pure Zaida, la bimba di Vacas, ammalata al cuore. Lei parla poco e si muove con molta difficoltá. Vederla sorridere é un miracolo, ma ci fa tanto bene la sua presenza qui. Ci ricorda che ogni momento della vita é un dono e non abbiamo tempo di pensare a noi stessi, lei che ha la sua vita appesa a un filo..., ma si trova bene con gli altri bimbi, anche se é piú grandina di loro, e gode di ogni gioco.

Sarebbe bello riportare le frasi di ogni bimbo, frasi di un mondo bello, frasi di vera fraternitá, pur tra i litigi e le marachelle, ma che ci fanno pensare che vale la pena vivere questa avventura!

... E’ giá domani e me ne vado a letto... voi tra poco andrete a lavorare, per cui: buona giornata dalla allegra tribú della casa dei bambini!

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