domenica 27 maggio 2007

betty e pino

¿Hola, que tal? Qui sempre tutto bene.

Pino ha trapiantato tutte le piante grasse del giardino e ha fatto un angolino molto bello; abbiamo finito di tinteggiare di bianco la stanza de giochi dei bambini e ho appena finito di fare i disegni, presto penseremo al colori.Con i bambini il rapporto si consolida sempre piu'. Sono cosi' affettuosi!!Evita, per esempio, ha preso l'abitudine di farsi abbracciare la sera piu' volte da me, che la preparo, poi da Pino che a porta a letto.

E' una bambina piccola, minuta. Fa una strana impressione, la guardi e pensi: una bambina di due anni, poi la osservi come parla, come si muove , tutte le cose che vuole fare da sola e ti rendi conto che di anni ne ha quattro. Va alla scuola materna e parte con il suo zainetto tutta impettita. Dovevate vederla il giorno che le abbiamo regalato la tutina nuova e le scarpe! Anche lei, come tutti i bambini che sono qui, ha una brutta storia alle spalle.

Abitava in un paese, Vaccas, a 43 Km da Cochabamba. Di lei si sa che non ha genitori ed era affidata alla nonna. Viveva con un asino, in condizioni molto precarie. Qualcuno dice che forse e' scoppiato un incendio e l'asino per la paura ha sfondato la porta. Evita si e' lanciata fuori ed e' corsa in piazza. Qualcuno l'ha notata e l'ha portata alle suore del paese. Aveva e ha tuttora una bruciatura a diverse cicatrici sul volto.Ora sta cominciando a prendere peso, ma quando e' arrivata qui era denutrita, pochi capelli e i denti tutti rovinati. Le suore l'hanno mandata lontano dal paese per evitare che incontrasse di nuovo i parenti. Qui e' serena e ha trovato tante persone che si occupano di lei e le vogliono bene.Speriamo che presto trovi anche una famiglia.

Oggi vorremmo parlarvi di alcuni aspetti caratteristici di questo luogo, cosi'diverso dal nostro mondo, eppure cosi' simile a quello che siamo stati...

Il mercato per esempio, la "cancha" una citta' nella citta'.E' un dedalo di viuzze dove si aprono dei "negozietti" tutti appiccicati con buona parte della mercanzia esposta all'esterno : riso, pasta sfusa, carne, frutta scatolame e poi ogni genere di articoli: abbigliamento, utensileria, mobili...Il tutto in settori abbastanza separati, per cui quando si attraversa il "reparto" per esempio, frutta si viene invasi da un profumo dolce e penetrante, ma vi lasciamo immaginare gli odori, anzi la puzza del reparto carne:manzo, interiora, pezzi di pollo, che qui vendono in quantita' industriali e che ciascuno sceglie da se'.

Qua e la' nella cancha, come sui marciapiedi, numerose donne vendono, esposte su degli stracci, poche cose, per lo piu' frutta e verdura:un mucchietto di patate,un po' di peperoni, qualche pomodoro...E poi ci sono quello con le cariole che si muovono sperando di vendere qualcosa. Pino dice che il primo investimento per una attivita' commerciale sta proprio nella cariola, che comunque e' un po' piu' in alto dello stare a terra.

E poi c'e il cambiavalute, l'ometto dei gelati sfusi, con il suo carrettino, quelli che vendono spremute e quelli che, sempre per strada, friggono o grigliano a tutte le ore. Ci pare di avere capito che qui non c'e' orario per mangiare, basta che ci sia, poi il luogo e il tempo non contano.C'e' sempre una moltitudine di persone che si muove dentro e intorno alla cancha: chi compra, chi vende, ma anche tanti bambini che passano li' la loro giornata, insieme alla madri, che dormono, mangiano e giocano su questi stracci.

Per oggi e' tutto. Alla prossima. Betty e pino

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