Ciao!
Da giorni sto pensando che mi piacerebbe raccontare qualcosa di piú di ognuno dei bambini, dei piccolini. Sarebbe proprio bello farli conoscere come noi li vediamo ogni giorno. Oggi siamo stati con loro a fare alcuni giretti in macchina, approfittando del giorno di festa. Erano molto felici e su di giri! Nel fondo, ci fa bene vivere nella normalitá, come una famigliola. Al mattino siamo andati in cerca della famiglia di Juan Manuel,e fortunatamente l'abbiamo trovata.
Vive in condizioni veramente miserabili.
Non so come faremo a farlo rientrare a casa, dopo la sua operazioni ai piedini... All'andata siamo passati di fianco all'aeroporto e proprio inquel momento c'era un aereo che stava decollando cosí i bambini hanno visto per la prima volta questo spettacolo e ne sono rimasti affascinati: graaaande!!! Nel pomeriggio, dopo il meritato pisolino, siamo stati a un laghetto fuori cittá a fare un giro sulle barchette a pedali e a mangiare un po' di pesce fresco.
Peccato che non avevamo la macchina fotografica per riprendere i volti cosí contenti dei bambini... Ora loro sono su che dormono, stanchi quasi quanto me. Fortunati loro che dormono giá, alcuni con il biberón in bocca, a metá Juan Manuel ha un anno e 5 mesi. Dice una sola parola: "Hola", ciao, ma si fa capire. Il 21 maggio finirá il trattamento contro la tubercolosi e dopo potrá essere operato ai piedi. Il suo sviluppo non corrisponde all'etá che ha, ma speriamo che si riprenda. Si muove come un colibrí, con le mani e le gambe che svolazzano su e giú con frenesia. Ora ha imparato a piangere e a fare capriccini, ma é adorabile, con il suo faccino e il suo corpicino cosí fragili. E' come un fuscello quando li si prende in braccio. E sorride con gusto! Afferra i suoi giochi con una forza incredibile, come se avesse mani di acciaio. Peró, quando cerchiamo di avvicinargli qualsiasi bambolina, strilla come un forsennato e la getta il piú lontano possibile. Qualcuno che conosce di psicologia infantile cerchi di spiegarmi questo atteggiamento che a me fa sorridere tanto.
Quando, invece, viene sua madre a visitarlo, piange di gioia. E' un buon segno. Mi commuove molto vedere un bambino cosí fragile qui tra noi. Fa bene anche agli altri bambini tenerlo tra noi. Gli vogliono molto bene, cosí piccolo com'é: chiquitito, come dice María René.
Johan Sebastian compirá 3 anni il 2 giugno. Pure lui non dice una parola. A dire il vero, ripete quello che ascolta dagli altri bambini, persino con la stessa intonazione di voce. E' aumentato di oltre 2 chili in questo mese e mezzo che é con noi. Quando sente qualche rumore sospetto in cucina,prende il suo tovagliolo e si mette a sedere a tavola ed aspetta con pazienza il turno del pranzo. Divora tutto quello che gli si mette davanti e mangerebbe sempre. Ha un debole per i latte, pure lui. Lo chiama "ce, ce (leche, in spagnolo)". Le prime settimane non voleva usare il vasino, ma ora é bravo e sa che appena mangiato deve andarsi a sedere e da solo lo fa, trotterellando, perché non cammina ancora bene. Quando sente una musica, si mette a ballare tutto felice. Ha il ritmo sudamericano nel sangue! Non gli piacciono le canzoni sdolcinate.
La mamma é venuta 3 volte a trovarlo e pure lui si mette a piangere ogni volta che la vede arrivare o partire. Il papá non si é fatto vivo... Nel fondo é un bambino pacioccone che si fa voler bene da tutti con la sua simpatia. Solo con María René ha qualche problema, per via della gelosia. E' difficile che passi un'ora senza che litighino persino per chi deve prendere per primo le medicine. Ma sono bravini perché le prendono senza mai fare storie. E' totalmente sdentato nella parte superiore del palato e dovremo portarlo dal dentista. Per il resto, sta molto bene di salute anche se i suoi esami rispetto al HIV non sono molto buoni.
MRené é la nostra favorita, ma da quando sono arrivati gli altri bambini, è diventata molto piú capricciosa e piange spesso senza motivo. Il giorno 4 festeggeremo un anno dal suo arrivo tra noi. Quanti cambiamenti in questo tempo e quanta gioia ci ha portato! Quanta tenerezza nelle sue espressioni! Al mattino si sveglia e prega davanti al piccolo crocifisso della sua stanzetta ricordando il nome di ognuno. E se per caso ci si dimentica di qualcuno, lei lo fa notare. Non dice ancora frasi complete, ma sa i nomi di tante cose. In questo periodo ha visto alcune scene della Passione e da allora ripete con un tono patetico che il povero Gesú é stato crocifisso e che gli hanno messo i chiodi nelle sue mani e una corona di spine in testa. E lo dice con tanta pena come se volesse farlo rivivere a noi. Anche lei diventa matta per i cibi e non riesce a resistere davanti a qualsiasi piatto.
Eva é la piú grande perché ha 4 anni, ma é la piú piccolina di statura e corporatura, anche se mangia normalmente. Fa impressione, in questo senso, vederla rientrare a casa dall'asilo, quando arriva insieme agli altri bambini che vengono a pranzo da noi, in fila indiana e con lo zainetto in spalla. E' cosí minuscola rispetto agli altri che sembra un giocattolino. Misura 85 cm, molto poco rispetto all'etá. E' una bimba dal carattere d'oro. Sa parlare benino e persino insegna a Sebastian a ripetere le parole: "Dici: pello, pello (devi dire, perro, perro, cioé, cane)". E Sebastian ripete: "Pello, pello". Lei gioca con gusto con le sue bamboline, e lo fa con molta serietá, fino a riempire di vero cibo le loro bocchine. Chissá cosa penserá quando vengono i genitori degli altri bambini qui a casa... Lei praticamente non ha nessuno e di questo deve rendersi conto e chissá quanto soffrirá... Dobbiamo vedere in fretta il tema del suo futuro, ora che sta bene di salute.
Sono cosí stanco che non riesco a mettere giú piú niente cosí vado a letto pure io.
Buona notte!!!
Ari
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