mercoledì 28 ottobre 2009

grazie

Carissimi, carissime, grazie per avermi risposto in tanti/e. Così è più facile affrontare questo momento.

Noi andiamo avanti in tutti i modi e non ci facciamo spaventare dal potere dell'ingiustizia e della falsità perché il bene vince sempre sul male, e sta già vincendo grazie all'appoggio e alla volontà di tutti noi.

Non ci faremo nè dividere nè abbattere dal male e dalla menzogna.

Vi abbraccio forte insieme a tutti qui.

Ari

lunedì 26 ottobre 2009

la prima sconfitta

Oggi c'è stata la prima sconfitta sul terreno penale con le suore. La giudice, che è una persona onesta, non ha preso in considerazione il nostro ricorso di sospensione del processo e ha accettato la richiesta degli avvocati delle suore di sottopormi a misure cautelari.

Avremo l'udienza il 5 novembre, il giorno del compleanno di mia madre. Che bel regalo sarebbe per lei sapere che suo figlio corre il rischio di andare in carcere per aver comprato un terreno su cui realizzare il sogno di costruire un villaggio per bambini, famiglie e giovani emarginati, persone che mai avrebbero potuto sognare un futuro degno per la loro vita senza l'Associazione Casa de los Niños, senza il Movimento dei Focolari, senza la Comunità di Sant'Egidio in Bolivia, insieme a tanti altri amici e tante altre amiche ? della chiesa e non della chiesa, che importa!- che nonostante tutto continuano a credere e a resistere con noi...

E' triste essere sottoposti a un processo per sognare di voler bene ai poveri, ai bambini ammalati, alle persone in carcere, ai ragazzi di strada, ai soli di questo mondo frettoloso, chiuso, indifferente che sembra aver perso di vista l'orizzonte del bene senza interessi...

Anche nella Casa de los Niños, anche nel mio cuore fioriscono momenti di sconforto... Ne prendiamo atto insieme perché questo sconforto ci avvicina a chi più soffre e ci fa fratelli nella solidarietà e nella simpatia del dolore comune. Dobbiamo imparare a ringraziare anche per questo e a non giudicare e a non perdere la serenità, per continuare a voler bene, per continuare a sorridere e far sorridere.

... questo pomeriggio sono arrivati alla Casa de los niños i compagni di scuola di Celestina, dall' altipiano, insieme al loro maestro, per passare due giorni con noi ed aiutarci a rendere più facile il rientro a casa di Celestina, ora che sta bene. Sono venuti anche per respirare il clima della città e l'euforia di tante cose nuove che abbagliano per un momento la vista, loro che vivono in un mondo che si è fermato a mille anni addietro.

Sono bimbi e bimbe bellissimi/e. Giulia e Martina, qui da noi da una settimana, sono rimaste impressionate dalle lunghe e curate trecce delle bimbe. Sono bimbi e bimbe che non parlano con altri: sussurrano tra di loro piccoli e grandi segreti che difficilmente potremo scoprire noi.

Ma sono pure bimbi e bimbe che godono dei giochi semplici, delle capriole, e dell'estensione verde dei nostri giardini e guardano con impazienza l'azzurro della piscina qui sotto. Non chiedono mai niente, accettano tutto con timidezza e si fanno guidare. Sono intelligentissimi, l'intelligenza di chi vive con niente, di chi si muove al ritmo della natura e delle stagioni. Sono felici di stare con noi e noi siamo felici di averli qui in questi giorni.

Quando vengono, ne approfittiamo per regalare vestitini e per lavarli, prima di andare a letto. Superata la timidezza del momento e accativati dalla doccia con acqua calda ?mai sperimentata prima!- accettano di farsi aiutare. Lavarli, sgrassarli, insegnare ad usare lo schampo o il dentifricio, sono momenti di una vita che marca solo l'essenziale e riporta la serenità, ridimensionando lo sconforto.

A me è toccato comprare i vestitini e tagliare le unghie dei piedi ai bimbi, mentre Fabrizio, dei Castelli Romani, si adoperava ad asciugare i capelli col fon, uno strumento senza dubbio considerato infernale per questi bimbi!

Prendere i loro piedini tra le mie mani, togliere lo sporco rimasto tra le unghie, nonostante il superlavaggio, vincere le loro paure di essere trafitti dal tagliaunghie, curare le loro ferite, sentire il duro dei talloni e della pianta del piede per la continua lotta contro l'asprezza della natura altiplanica mi ha aiutato a non perdere di vista l'essenziale, a non farmi vincere dallo sconforto e a continuare a lottare.

Anche il mio cuore deve subire tagli, e rendersi duro e resistente per continuare a battersi per il bene. Grazie, bimbi e bimbe, che siete scesi dall'altipiano per entrare pure voi nell' orizzonte della Casa de los Niños, che vuole abbracciare tanti e lanciare ponti di amicizia e di bontà, nonostante le sconfitte.

martedì 13 ottobre 2009

Dalla finestra dei sogni realizzati...

Ogni tanto trovo il tempo di fermare gli occhi e il cuore per dare un'occhiata dalla finestra magica, quella che dalla nostra casetta si proietta fuori e vede scorrere davanti a sè il volo dei nostri sogni che come per incanto si materializzano. E' proprio vera quella frase che usiamo spesso: l'essenziale - i sogni realizzati - si vede solo con gli occhi del cuore.

Giorni fa, per esempio, godevo al vedere -qui sotto la nostra finestra magica- il salterellare gioioso in giardino della nostra piccola Eva. Giocava felice insieme ai suoi cuginetti, e il suo volto brillava per la spontaneità e la fantasia che fa inventare ai bambini, dal nulla, ogni sorta di divertimento. Quel volto sereno di bimba felice e spensierata ha allontanato per sempre il ricordo della tristezza e del dramma delle bruciature sulle sue guance, dolore vissuto dentro la sua famiglia, e che l'ha portata qui da noi per curarla e ritrovare il senso di una vita che prima - assurdamente- era considerata sprecata per lei.

Vedo salterellare giocosa la piccola Evita, e allontanarsi dalla nostra finestra, dal nostro giardino, e correre incontro alla sua mamma, che l'aspetta un poco più in là. Evita non alza lo sguardo verso la finestra magica. Lei ora ha il suo orizzonte: un casa, una famiglia, una mamma, dei nonni, dei cuginetti, degli zii a cui rivolgere il suo sguardo e il suo cuore. E non ha certo rimpianti. Evita è l'immagine della serenità conquistata che passa sotto la nostra finestra. E io, ingenuamente come i bimbi, ringrazio l'asino che le salvò la vita, anni fa..., e la portò qui. E questo mi fa felice, immensamente.

Con una certa commozione, invece, e quasi con un nodo in gola, dalla finestra dei sogni realizzati fisso spesso il mio sguardo, in questi giorni, sul piccolo Manuel (lo conoscemmo in ospedale proprio quando andavamo a trovare Eva, ricoverata là per oltre un mese appena arrivò da noi). Ogni fine settimana, ed anche a metà settimana, la mamma Wilma, insieme agli altri due fratellini, Carla e Martín, lo viene a prendere per portarselo a casa, la casetta nuova, lá fuori, nel villaggio arcobaleno, una casa con finestre, con letti, con cucina, con la luce e l'acqua calda, con un bagno nuovo, una casa vera, insomma, mica il tetto di lamiere all'aperto sotto cui vivevano prima. E Manuel applaude felice e grida: »Mami, mami!«, e poi si lancia con le sue gambette curve verso la sua mamma che l'aggiusta, come tutti i bimbi poveri boliviani, nel suo aguayo (tela) colorato, e se lo mette a tracolla. E Manuel ci saluta e se ne va felice, barcollando sulle spalle della mamma, verso la sua casetta in compagnia della sua famiglia, quella vera. Piano piano Manuel si stacca da noi, dalla nostra casetta... L'abbiamo pensato così e così si sta realizzando... La famiglia di Manuel è la più povera del nostro villaggio arcobaleno, ma è la sua famiglia, è il suo tesoro, e questo non ha prezzo, e questo supera qualsiasi povertà materiale. E poi la sua famiglia è qui con noi! Manuel ha imparato a camminare, sta imparando a parlare, e sta riprendendo vita dentro la sua famiglia e sta dando vita alla sua famiglia.

Il nodo in gola è perché il duro Ari, che non piange mai, vede uno dei suoi angioletti sparire piano piano dietro l'angolo del giardino e la separazione si sente... Dalla finestra dei sogni realizzati oggi abbiamo salutato Lisa che è partita per rientrare in Italia, dopo questi bei mesi della sua vita che ha voluto regalarci. Anche lei ha voltato l'angolo e non la vediamo più qua fuori, come non vediamo più tutti gli amici e le amiche che quest'anno e gli anni scorsi hanno condiviso con noi la loro vita: e con tutti abbiamo costruito un rapporto molto, molto bello! E anche qui si sente lo strappo, la separazione, perchè non abbiamo vissuto invano questi mesi insieme!

Ma dalla nostra finestra magica continuiamo a vedere Lisa, e continuiamo a vedere tutti. Vediamo i bimbi che si fanno abbracciare, vediamo i bimbi che si fanno chiamare, vediamo i bimbi che si fanno coccolare e viziare, vediamo i bimbi che si fanno lavare, vediamo i bimbi che si fanno raccontare una favola prima di addormentarsi, vediamo i bimbi che hanno adesso un cuore grande che abbraccia tutti gli amici e le amiche che li hanno curati in questo tempo. Vediamo l'amore, l'affetto e la simpatia di tutti che riempiono il cuore dei bimbi e il nostro cuore.

Da questa finestra contempliamo il senso della nostra casa e del nostro villaggio che danno vita, danno significato a tutti i piccoli gesti, e seminano speranza e gioia, e un po' di bene. Dalla nostra finestra vediamo tante rondini portare in cielo il grazie di tutti noi per chi è volato fin qui a condividere la sua vita e a farsi contagiare dalla bellezza e simpatia dei nostri piccoli...

sabato 10 ottobre 2009

il villaggio dal satellite

Che meraviglia vedere quanto è stato realizzato in quasi tre anni con l'aiuto di tanti amici.


Si possono vedere le 52 casette finite, tutte in fila, poi il fabbricato più grande vicino alla nostra casa sono gli appartamentini per le piccole famiglie, e in fondo a sinistra la scuola, che non è ancora terminata (è costruito solamente il piano terra.




Come ringraziare ognuno di voi ????


Non possiamo dire altro che siamo consapevoli del grande sentimento che ci lega e che unisce, come dice sempre Ari, due cuori uno in Italia e l'altro al di là dell'oceano.


Un abbraccio a tutti
Gianni

venerdì 9 ottobre 2009

.... le sorprese continuano....

guardate il nostro David ....al suo arrivo, quasi un anno fa , era ridotto quasi un vegetale che non riusciva nemmeno a stringere tra le manine il suo biberon.... eccolo ora !!!!


VIVA DAVID!!! Grazie Ari , Grazie Giulia , grazie Tania e tutti i ragazzi e ragazze che lo hanno curato , ma soprattutto amato !!!!

daniel

Carissimi e carissime! Ringraziamo di cuore per tutto l'affetto che ci avete comunicato al ricevere la notizia dell'arrivo di Daniel nella nostra casa, ieri pomeriggio. Si sente che siamo davvero una famiglia unica sparsa nel mondo, e questo è un regalo immenso!

Questa notte, il piccolo Daniel è volato in cielo, per raggiungere Toño, Paola, David, Zaida, Luciano, Marina e tutti i nostri che in qualche modo questa nostra casa ha unito. E' volato circondato dall'amore di tutti noi, l'unica cosa che potevamo offrirgli, quella vera.

Stavamo preparando il suo latte e lui con gli occhi aperti ci ha guardati come a volerci salutare. Ora, con la sua mamma presente, con tutti i bimbi della scuola e con tutte le famiglia, nel mezzo del nostro villaggio, andremo a salutarlo e a ringraziarlo, anche a nome vostro che l'avete conosciuto solo per foto, un attimo prima della sua partenza per il cielo.

Noi siamo felici, pur nel dolore. Ringraziamo Daniel di averci regalato questi ultimi istanti della sua vita nel cuore della nostra casa, nel cuore del nostro villaggio, nel cuore delle nostre intenzioni che sono solo di bene per tanti.

Lui rimane con noi! Siamo proprio una bella famiglia!

Un abbraccio forte, forte a tutti e tutte.

Ari con tutti e tutte del villaggio arcobaleno e della casetta de los niños

martedì 6 ottobre 2009

arriva daniel

Un po' fuori programma, ma con tanta trepidazione, annunciamo l'arrivo di Daniel nella nostra casetta!



Daniel ha 7 mesi, è nato il 5 marzo. Ha l'aids, pesa meno di 3 chili, ha un sacco di complicazioni al cuore e ai polmoni, non vive senza ossigeno, ma noi siamo felici di averlo qui.


Come sempre, i pronostici dei medici sono duri: 5 giorni di vita.


E noi diciamo: e siano pure 5 giorni di vita, ma che siano 5 giorni di affetto costante per lui. Noi ci impegniamo qui e chiediamo l'impegno di tutti lì!


Oggi abbiamo cantato davanti alla sua culla, anche perchè era il compleanno di Jhonni, uno dei tre fratelli in carrozina. Lui ha aperto gli occhi e ha mosso la sua bocchina. Anche per lui abbiamo un sogno di bene e lo manterremo in ogni istante.


Ogni bimbo è un regalo immenso!



E' stato bello, stasera, vedere come tante mamme del villaggio sono venute a trovare il piccolo Daniel, a offrire vestitini e copertine, latte e disponibilità per accoglierlo. E' capitato pure il Padre Antonio, e allora presenti tutti insieme, davanti alla sua culla, l'ha battezzato con tanta semplicità in segno di accoglienza nella nostra casa e nel cuore di tutti noi. L'acqua è segno di purezza, l'acqua è un elemento indispensabile di vita. Toglie la sete. Ci immette nel circolo della natura e dell'universo. Siamo dipendenti dall'acqua e questa ci fa dipendenti gli uni dagli altri, ci unisce.


Daniel è entrato nel nostro villaggio, nella nostra casa, nel nostro universo che abbraccia tanti nel mondo, per unirci con la stessa semplicità e purezza dell'acqua.


Daniel ci è stato affidato, non importa se sarà per 5 giorni, per 5 ore o pochi minuti. L'amore di tutti l'ha avvolto e l'ha sigillato come piccola perla di luce per la realizzazione del nostro sogno.


Ben arrivato, Daniel!

domenica 4 ottobre 2009

Festa di San Francesco, festa della pace

Sono le 4 del pomeriggio e tra poco ci riuniremo nel nuovo salone per pregare insieme e chiedere la pace, affidandoci a questo grande amico che si chiama Francesco di cui oggi ricorre l'anniversario...


Apro una parentesi. Dove abbiamo costruito il salone, le suore a cui abbiamo comprato il terreno –e che sono Francescane!- avevano un luogo chiamato “La Porziuncola”. Tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di essere stati ad Assisi conosciamo quel bellissimo angolo di cielo che si chiama Porziuncola, dentro la Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove si ritirava Francesco. In quel piccolo angolo, Francesco comprende chiaramente la sua vocazione a servire i poveri e sempre lì Chiara viene accolta nella famiglia di Francesco. A quel piccolo tempio è legata il perdono di Assisi (parola importante per me, in questi giorni!). Nella Porziuncola, Francesco raduna ogni anno i suoi frati nelle riunioni generali, per discutere le regole del suo gruppo, per ritrovare di nuovo l’entusiasmo e per andare avanti a servire i poveri, secondo il Vangelo di Cristo. Vicino a quel luogo, Francesco se ne andò in Cielo la notte del 3 ottobre 1226.
L’ambiente dove è situato il nostro nuovo salone, grande, e capace di ospitare 400 persone, si chiama “Paola Marasa”, la mamma di Teresita e Víctor Manuel, a ricordo suo, dei suoi 50 giorni passati insieme a noi.


Felice casualità: ieri sera, sabato, per la prima volta, con tutte le famiglie –grandi e piccoli- della cittadella Arcobaleno ci siamo ritrovati per decire insieme le regole della cittadella. Eravamo in tanti e tanti hanno parlato e detto la loro opinione, liberamente. E ne sono venute fuori tante belle proposte. Come le metteremo in pratica, sarà tutto da vedere e da studiare insieme, nella prossima riunione.


Stamattina, approfittando della bella giornata di sole, sono andato in giro per la cittadella a fare foto. Da tempo volevo ringraziare visivamente tutti gli amici e le amiche che sono stati/e con noi durante questi mesi! Lo faccio perché mi nasce dal cuore! Già una volta l’ho scritto, ma lo volevo pure far vedere. E mi piace ripetere i nomi perchè è importante e bello poter tenere ognuno nel cuore, perché ognuno ha curato un particolare: Martina e Giovanni di Genova; Matteo e Lisa (che è ancor qui, per fortuna) di Casina e Leguigno; Elisa e Massimo di San Michele di Sassuolo; Elisa di Treviso; Mario della Sardegna; Sara e Gianluca di Salerno; Marcella di Modena; Eleonora di Roma; Coralba di Rimini; non sarebbe necessario ricordare Nicola di Castellarano perché tra qualche settimana sarà di nuovo qui, ma un bel segno l’ha lasciato pure lui! E qualche mese prima erano state con noi: Nicole di Reggio e Sara di Tressano, oltre all’amico Fabrizio dei Castelli Romani. E come non ricordare i 7 mesi di Isa di Brescia! Sono stati con noi anche alcuni ragazzi della Spagna, legati al Focolare, che ricordiamo con molto affetto per i progressi medici che riscontriamo ogni giorno di più in Manuel e David. Giuliana, Tullio e Bianca, la famiglia di Chiara, di Parma -amici di Giulia-, hanno vissuto in una delle nostre casette e al loro talento dobbiamo tanti particolari di colore e di bellezza che ci accolgono appena si entra alla proprietà.


Le foto probabilmente non rendono la spontanea simpatia creatasi e il contributo concreto di ognuno che rende più bello e accogliente il nostro centro... Ognuno dirà. E ognuno ha lasciato il proprio tocco e il proprio “sigillo”: nei fiori davanti alle case, nei doni, nella minuziosa cura degli ambienti, dentro e fuori, e nell’ordine dei vestiti e degli armadi, nelle idee e nelle proposte, nelle fantasie culinarie, nello stupore e nella difficoltà ad agire di fronte agli imprevisti (leggi certi scoppi della pancina e del sederino di Sebas, Evelin, Manuel ed altri che senza dubbio non potranno mai dimenticare Marcella, Lisa ed Elisa!), nei momenti condivisi con i bimbi e nei sogni per ciascuno di loro.








... Lo voglio ripetere perchè questi 20 anni che ho passato in Latino America mi hanno insegnato l’importanza della riconoscenza, la riconoscenza che costruisce una vita e lascia un sigillo forte nel cuore. La nostra casetta, il nostro cuore, i nostri bimbi, le nostre famiglie, il nostro villaggio –che ora si può vedere bene anche dal satellite!- vivono e sono marcati dall’amore di tanti: giovani, famiglie, coppie, mamme, nonne... Sono tanti quelli che sono venuti qui a dare una mano, a farsi conoscere e a conoscere, ad amare concretamente e a farsi voler bene...


Sono tanti quelli che continuano a credere e a spingerci a sognare pur non essendo mai venuti: giovani, famiglie, coppie, mamme, nonne e pure bimbi (difficile per loro viaggiare)...


Sono tanti quelli che vivono qui: giovani, ragazzi, famiglie, coppie, mamme, nonni, nonne e soprattutto bimbi. Sono loro la ragione d’essere della nostra cittadella, dei nostri sogni e dei nostri sforzi, sono loro il regalo del nostro cuore.


Sono tanti quelli che lavorano qui, dentro queste mura: soprattutto ragazze, ma anche giovani e persone mature. Da dentro si vedono pure gli errori, che sono tanti, ma nessuno si tira indietro.


A tutti vorrei chiedere una cosa importante, che non è un favore ma un desiderio forte per poter andare avanti bene, insieme, e costruire ogni giorno di più il nostro sogno: un arcobaleno che abbraccia tanti e che fa fiorire il sorriso e la felicità sul volto di chi è piccolo, debole, dimenticato, soffre abbandonato ed emerginato.


Come alcuni sanno, è iniziato un altro processo contro di me, di nuovo sulla base di prove e argomenti falsi. E già venuta la polizia, più volte, anche di notte, a cercare di spaventarci, mandata da gente senza scrupoli che crede e si muove solo per soldi e non certo per seguire la verità.


E’ già stato chiesto l’arresto preventivo per me perchè sono italiano e sono un tipo pericoloso che inganna la gente...


Lasciamo da parte la rabbia, manteniamo questa incredulità di fronte a gesti di persone e istituzioni che dovrebbero difendere il bene, ma non giudichiamo nessuno.


Non lasciamo che distruggano il nostro cuore e i nostri sogni.


Per questo, vorrei rileggere insieme a voi questo bellissimo testo di Martin Luther King che parla del suo sogno (ho aggiunto qualche correzione mia). Così ci faremo guidare nel nostro agire e nei nostri pensieri:


“...In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste... Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza... Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza della menzogna con la forza dell'anima... Non possiamo camminare da soli...

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre insieme, in avanti. Non possiamo tornare indietro...No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia, la verità e il bene non scorreranno come l'acqua, e il diritto come un fiume possente...

...In qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione… Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie e i problemi che ci circondano in una bellissima sinfonia di fratellanza... Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio, i figli di questo nostro sogno sapranno cantare con significati nuovi: villaggio mio, di te, dolce terra di libertà e di bene, di te io canto; terra dove morirono i nostri bimbi e le nostre mamme, terra orgoglio di chi ci visita, da ogni casa risuoni la libertà e il bene.

...Laggiù nell’Alabamba, con i suoi razzisti rabbiosi, con il suo governatore dalle cui labbra sgorgano parole di interferenza e annullamento, proprio lì in Alabama, un giorno bambine e bambini neri prenderanno per mani i bambini bianchi come fratelli e sorelle. Oggi ho un sogno. Quando lo faremo echeggiare di villaggio in villaggio, di casa in casa, di cuore in cuore, saremo in grado di far avvicinare il giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e pagani, protestanti e cattolici, credenti ed atei, potranno prendersi per mano e cantare il vecchio spiritual: Finalmente liberi! Grazie a Dio onnipotente, grazie all’amore siamo finalmente liberi.”




Il mio desiderio è quello di liberare il nostro cuore, di renderlo libero, di purificarlo ogni momento di più .


C’è nel Vangelo una frase che mi ha sempre colpito ed è sempre stata il mio sogno e il mio anelo: “Felici i puri di cuore, perchè vedranno Dio”, che vuol dire; vedranno il bene, vedranno le cose buone. Io ho il sogno di veder trionfare questo bene per tanti. E’un sogno che mi è stato comunicato e che vorrei comunicare.


Tutti noi abbiamo bisogno di rendere puro il nostro cuore e le nostre intenzioni, se no non ha senso quello che facciamo e non resterà pietra su pietra di quello che stiamo costruendo.


Solo così trionferanno la serenità piena e la felicità piena per la nostra vita, per le nostre vite, per la vita del nostro villaggio, dei nostri fratelli e delle nostre sorelle.


Tutto è bello qui attorno, in questa natura verde e rigogliosa.


Tutto è bello nel volto e nel cuore dei nostri bimbi, anche di quelli più ammalati, come Daniel che, con i suoi 7 mesi di vita, in ospedale, lotta istante per istante per farcela. Lui ha bisogno del nostro cuore puro, a lui devono andare le nostre attenzioni e le intenzioni del nostro cuore in questo momento.


E’ troppo grande quello che abbiamo tra le mani per farci distrarre. Aiutiamoci, dunque, a tener il nostro cuore fisso e diritto verso il bene.