Ogni tanto trovo il tempo di fermare gli occhi e il cuore per dare un'occhiata dalla finestra magica, quella che dalla nostra casetta si proietta fuori e vede scorrere davanti a sè il volo dei nostri sogni che come per incanto si materializzano. E' proprio vera quella frase che usiamo spesso: l'essenziale - i sogni realizzati - si vede solo con gli occhi del cuore.
Giorni fa, per esempio, godevo al vedere -qui sotto la nostra finestra magica- il salterellare gioioso in giardino della nostra piccola Eva. Giocava felice insieme ai suoi cuginetti, e il suo volto brillava per la spontaneità e la fantasia che fa inventare ai bambini, dal nulla, ogni sorta di divertimento. Quel volto sereno di bimba felice e spensierata ha allontanato per sempre il ricordo della tristezza e del dramma delle bruciature sulle sue guance, dolore vissuto dentro la sua famiglia, e che l'ha portata qui da noi per curarla e ritrovare il senso di una vita che prima - assurdamente- era considerata sprecata per lei.
Vedo salterellare giocosa la piccola Evita, e allontanarsi dalla nostra finestra, dal nostro giardino, e correre incontro alla sua mamma, che l'aspetta un poco più in là. Evita non alza lo sguardo verso la finestra magica. Lei ora ha il suo orizzonte: un casa, una famiglia, una mamma, dei nonni, dei cuginetti, degli zii a cui rivolgere il suo sguardo e il suo cuore. E non ha certo rimpianti. Evita è l'immagine della serenità conquistata che passa sotto la nostra finestra. E io, ingenuamente come i bimbi, ringrazio l'asino che le salvò la vita, anni fa..., e la portò qui. E questo mi fa felice, immensamente.
Con una certa commozione, invece, e quasi con un nodo in gola, dalla finestra dei sogni realizzati fisso spesso il mio sguardo, in questi giorni, sul piccolo Manuel (lo conoscemmo in ospedale proprio quando andavamo a trovare Eva, ricoverata là per oltre un mese appena arrivò da noi). Ogni fine settimana, ed anche a metà settimana, la mamma Wilma, insieme agli altri due fratellini, Carla e Martín, lo viene a prendere per portarselo a casa, la casetta nuova, lá fuori, nel villaggio arcobaleno, una casa con finestre, con letti, con cucina, con la luce e l'acqua calda, con un bagno nuovo, una casa vera, insomma, mica il tetto di lamiere all'aperto sotto cui vivevano prima. E Manuel applaude felice e grida: »Mami, mami!«, e poi si lancia con le sue gambette curve verso la sua mamma che l'aggiusta, come tutti i bimbi poveri boliviani, nel suo aguayo (tela) colorato, e se lo mette a tracolla. E Manuel ci saluta e se ne va felice, barcollando sulle spalle della mamma, verso la sua casetta in compagnia della sua famiglia, quella vera. Piano piano Manuel si stacca da noi, dalla nostra casetta... L'abbiamo pensato così e così si sta realizzando... La famiglia di Manuel è la più povera del nostro villaggio arcobaleno, ma è la sua famiglia, è il suo tesoro, e questo non ha prezzo, e questo supera qualsiasi povertà materiale. E poi la sua famiglia è qui con noi! Manuel ha imparato a camminare, sta imparando a parlare, e sta riprendendo vita dentro la sua famiglia e sta dando vita alla sua famiglia.
Il nodo in gola è perché il duro Ari, che non piange mai, vede uno dei suoi angioletti sparire piano piano dietro l'angolo del giardino e la separazione si sente... Dalla finestra dei sogni realizzati oggi abbiamo salutato Lisa che è partita per rientrare in Italia, dopo questi bei mesi della sua vita che ha voluto regalarci. Anche lei ha voltato l'angolo e non la vediamo più qua fuori, come non vediamo più tutti gli amici e le amiche che quest'anno e gli anni scorsi hanno condiviso con noi la loro vita: e con tutti abbiamo costruito un rapporto molto, molto bello! E anche qui si sente lo strappo, la separazione, perchè non abbiamo vissuto invano questi mesi insieme!
Ma dalla nostra finestra magica continuiamo a vedere Lisa, e continuiamo a vedere tutti. Vediamo i bimbi che si fanno abbracciare, vediamo i bimbi che si fanno chiamare, vediamo i bimbi che si fanno coccolare e viziare, vediamo i bimbi che si fanno lavare, vediamo i bimbi che si fanno raccontare una favola prima di addormentarsi, vediamo i bimbi che hanno adesso un cuore grande che abbraccia tutti gli amici e le amiche che li hanno curati in questo tempo. Vediamo l'amore, l'affetto e la simpatia di tutti che riempiono il cuore dei bimbi e il nostro cuore.
Da questa finestra contempliamo il senso della nostra casa e del nostro villaggio che danno vita, danno significato a tutti i piccoli gesti, e seminano speranza e gioia, e un po' di bene. Dalla nostra finestra vediamo tante rondini portare in cielo il grazie di tutti noi per chi è volato fin qui a condividere la sua vita e a farsi contagiare dalla bellezza e simpatia dei nostri piccoli...
Nessun commento:
Posta un commento