Ciao a tutti!
Mentre vi sto scrivendo stiamo guardando i cartoni animati; non che sia cosa da tutti i giorni, ma a volte anche qui si guardano i cartoni tutti insieme, rigororsamente entro le 8, i piú piccoli vanno a nanna presto.
Maria René come suo solito non riesce a smettere di parlare e di correre davanti allo schermo, finendo col farsi riprendere da tutti, ma é talmente testarda che non accetterá mai di sedersi buona buona come gli altri!
Evita sonnecchia accoccolata con la testa sulle mie ginocchia, Sebastian indica di continuo lo schermo e commenta con i suoi discorsi pieni d tatatatá e cicicí, mentre J.Manuel guarda in silenzio le immagini che scorrono davanti a suoi occhi grandi spalancati.
Juan Manuel é il piccolino della casa, ha appena 20 mesi e giá deve sopportare il peso di due gessi alle gambine. Peró non si lamenta mai, sempre tutto preso ad osservare il mondo che lo circonda col suo musino assorto. Non si lamenta praticamente mai, pur passando la sua giornata tra il box e il passeggino, mentre gli altri bambini gli corrono intorno. A lui basta che qualcuno gli cambi il pannolino, gli dia il suo biberon e poi lo si puó mettere a nanna tranquillo fino al mattino; non piange nemmeno al mattino quando si sveglia, si limita a dire qualche sua parolina o mugolio per far sapere che c’é anche lui.
La cosa piú divertente é vederlo gattonare con quelle due gambine che lo impediscono ma che si porta dietro con un’agilitá che impressiona. Gli piace tanto poter stare nella stanza dei giochi, tutta rioperta di materassi (quella dipinta da Betty) fra, dove anche gli altri bimbi sono tenuti a togliere le scarpine e lo imitano gattonando insieme a lui e giocando ai cagnolini. Forse solo lí si sente veramente uguale a tutti gli altri.
Giovedi peró togliamo i gessi! Vista la forza con cui si attacca alle pareti del box cercando di alzarsi in piedi, qui tutti dicono che non appena si libererá dall’impedimento uscirá correndo dall’ospedale!
E’ un bimbo tanto dolce, sembra un bambolotto, cosí buono e cosí sempre pronto a fare un sorriso gigante appena qualcuno gli si avvicina per dargli un po’ di attenzione. In tutti i giorni che siamo stati qui non credo di averlo mai visto piangere davvero, sono piú le volte che scoppia in una risata improvvisa parlando con i suoi giocattoli!
Stamattina siamo stati tutti insieme a trovare la sua mamma. Siamo arrivati suonando il clacson nella via impolverata in cui vive col resto della famiglia e i due fratellini sono uscti precipitandosi in strada.
La mamma li ha seguiti facendo ben attenzione a chiudere la porta della “casa”, per non farci vedere le condizoni in cui si trova. In effetti chiamarla casa é un po’ una forzatura: dalla porta ho intravisto una sorta di porticato malfermo, pieno di ferri, travetti e calcinacci, terra e polvere ovunque.
I fratellini sono due bei bimbi (qui i bimbi sono tutti belli!), assomigliano a Juan Manuel, ma la differenza tra il nostro cuccioletto e loro é impressionante! Lui tutto pulito, ben vestito, biberon appena finito, loro tutti impolverati, con dei vestitini sudici e, dalla foga con cui hanno afferrato la borsa di generi alimentari che gli abbiamo portato, senza troppa pappa nel pancino.
La mamma sembra piú vecchia della sua etá, potrebbe essere tranquillamente scambiata per la nonna, viste le mamme giovani che ci sono qui. Come si fa a pensare di mandare di nuovo il nostro bambolotto, abituato ad avere il pannolino cambiato quando lo reclama, ad addormentarsi con il biberon tra le manine, a gattonare nel prato circondato dai fratellini, in mezzo alla polvere e allo sporco di una casa dove la tavola non si apparecchia tutti i giorni?
Buonanotte
FRANCESCA
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