Ciao a tutti! So che avrei dovuto scrivere prima, e di materiale ce ne sarebbe, le cose che succedono qui sono tantissime e ogni singolo momento sarebbe degno di essere raccontato, anche se fa parte di una giornata come tante... ma forse proprio per questo si fa fatica a fermarsi per scegliere cosa dire e cosa non dire.
Vedere i tre bimbi “grandi” di casa (Eva, Sebastian e M.René) che giocano da soli parlandosi come grandi, abbracciandosi e spingendosi a turno sulla macchinina, vedere che Sebastian va a dare la manina a M.René che é caduta la consola dicendole chissácosa, vedere Evita che spiega a Manuel che deve sempre mangiare tutta la pappa e vedere M.René che obbliga Sebastian a fare la pipí nel vasino varrebbe tante inutili edizioni del Grande Fratello!
Oggi vorrei parlarvi un po’ di piú di J.Sebastian, il bimbo che alberga nei sogni di tutte le mamme e nonne emiliane
Ha dei bellissimi occhi a mandorla neri neri che risaltano nel suo faccino paffuto sempre sorridente. E’ dolcissimo, continuamente in cerca di coccole e di abbracci, tranne quando decide di “no abrazos, mi becio no” piú che altro per farci dispetto! Le prime volte era veramente difficile capire cosa volesse, con quel linguaggio in cui mancano cosí tante consonanti... solo Evita lo capiva sempre e ci veniva in aiuto; comunque mi pare che ora stia facendo dei miglioramenti, o forse siamo noi che ci siamo abituati a lui. Bisogna dire che in questo senso le due chiacchierone di casa, Eva e M.René, lo stanno spronando, visto che lui cerca di copiare e ripetere tutto quello che loro fanno e dicono e ovviamente le due streghette se ne approfittano, dandogli ordini e sgridandolo bonariamente per quello che sbaglia come due maestrine.
Per Sebastian il momento della pappa é sacro: che si tratti di colazione, merenda cena o latte della notte nel biberon, non é il caso di scherzarci su; se qualcuno per dispetto gli ruba un biscottino é capace di piangere per mezzora, tanto é permaloso, anche se il biscotto gli viene restituito! Affronta la zuppa e latte biscotti con una pazienza tutta boliviana, a cucchiaiate piene e costanti fino all’ultima goccia. E’ buffissimo guardarlo quando, terminata la la pastasciutta, per non sprecare nemmeno l’ultimo pezzetto di maccheroncino, applica il “Metodo Nonna Luciana”, vi versa un bel bicchierino di acqua e comincia a pulire tutto il piatto a cucchiaiate! Considerando che è arrivato qui denutrito, ha fatto dei passi da gigante per raggiungere i suoi 15 kg di ciccia e simpatia! Anche nella stanza dei materassi il suo gioco preferito é quello di preparare la pappa a noi grandi e imboccare uno ad uno tutti gli animaletti del bosco che ha disegnato la Betty, poi ci mette tutti a nanna con cuscino e copertina!
Non sono tutte rose e fiori, ovviamente, anche lui ha imparato che coi capricci si può ottenere tanto, ed essendo cosi permaloso, basta poco, basta guardarlo seri seri che lui fa il mescolino e scoppia in un pianto inconsolabile e interminabile. Peró in questi casi io e Ilenia abbiamo un sistema speciale: lo mettiamo in castigo nell’angolino, lui continua a piangere per un po’ contro il muro, quindi basta chiedergli “hai finito, Sebastian?” che lui risponde “Cí” (si) e smette improvvisamente, dopodiché, amici come prima, torna scherzare e giocare con tutti!
E’ un bambino tanto dolce, si avvicina a tutti, grandi e piccoli, con le braccia spalancate e un sorriso tanto amorevole e di una bontá tanto incondizionata che é impossibile non volergli un sacco di bene!
Un salutone a tutti,
Franci
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