lunedì 26 marzo 2007

Alcune notizie di casa...

Ciao!

Oggi ho comprato 200 pannolini, 450 salviette profumate, 100 rotoli di carta igienica, vari chili di detersivo per lavatrice, 3 chili di detergente per i bagni, vari secchi per le immondizie, e non ricordo bene il resto..., oltre alla torta per il compleanno di Gabriel. I vasini li avevo comprato alcuni giorni fa... Forse dovremmo cercare uno sponsor....

Mi sembra che la casa cominci a prendere un certo "corpo". In realtá, sono i bambini che danno corpo a questa casa. Sarebbe bello poter riprendere i movimenti, gli sguardi, gli atteggiamenti, le manie, di ognuno di loro ora che pure noi impariamo a riconoscerli.

Juan Manuel ha poco piú di un anno, ma sembra un fuscello da quanto é piccolo e debole. Ieri gli abbiamo tolto il gesso dalle sue gambine per portarlo dal dottore. In maggio si opererá ad entrambe i piedini per poter camminare, un giorno. Ha un carattere pacifico. Sta tutto il giorno seduto sul materassino, nel salotto, giocando da solo con qualsiasi cosa gli si metta sotto le mani. Il suo giocattolo preferito é il camioncino che ci ha regalato Neco, il figlio di Massimo e Adelaide, prima di partire per l'Italia. Sorride come un matto ma si arrabbia se gli si porta via qualcosa dalle sue manine. Solo il biberon non é capace di tener stretto tra i suoi ditini. Piange quando é sporco, ma la sua vocina é cosí debole che pare un lamento preso a prestito da alcune della pagine delle foreste del "Signore degli Anelli". La sua mamma é giá venuta due volte a trovarlo. Sembra uno spaghetto cotto da una settimana, tanto é magra e consumata. Non dice una parola di spagnolo, ma é felice di vedere il suo piccolo cosí arzillo e pimpante.

Johan Sebastian (Bastian, lo chiama María René) compirá 3 anni in giugno. E' sdentato che fa paura, ma mangia come un lupetto. Sta imparando a dire le sue prime parole ripetendo quello che ascolta da María René. Cammina tutto traballante, ma dorme già in un letto grande perché ha paura della culla. Quando va a dormire vuole sempre qualcuno con lui, per alcuni minuti, per sicurezza. Tutto il giorno si diverte scarrozzando su una specie di auto senza pedali che hanno regalato tempo fa a María René. Sorride tanto pure lui, ma non c'è verso di farlo sedere sul vasino: sono pianti inconsolabili. Ha la diarrea quasi costante per cui si capisce l'acquisto abbondante di pannolini, ma il dottore dice di non preoccuparsi (forse il dottore è padrone della ditta che fabbrica i pannolini). E' continuamente soffocato dalle smancerie amorose (o fraterne, non saprei) di María René, per cui ogni tanto siamo costretti a dividerli, come fa l'arbitro nei duelli boxistici.

La mamma è venuta una volta a visitarlo ed è contenta che sia qui. Ci chiama, comunque, spesso per telefono per sapere come sta il bimbo. Isabel continua tranquilla in ospedale. Pesa già più di 10 chili e mezzo, e le sue scottature stanno sparendo. Anche i suoi capelli cominciano a cambiare colore e a infittirsi (segni della denutrizione che ha offerto per tanto tempo). Ha il suo caratterino pure lei. Se vuole qualcosa si fa capire a suon di pianti e strilli. I medici sono contenti del suo ricupero e presto tornerà a casa, da noi.

María René fa da padrona di casa. Grassa come un porcellino, vuole essere sempre lei al centro dell'attenzione. Ma è sempre bravina: rispetta gli orari, va al bagno regolarmente e quando fa qualcosa di buono, grida forte: "Bavo, bavo (bravo, bravo!)!". E' la nostra preferita, non possiamo negarlo, perché il suo carattere accalappia le simpatie di tutti. Certo, se si accorge che abbiamo un occhio speciale per gli altri bambini, subito corre a farsi coccolare. Ma poi, nei momenti tranquilli, è lei che gioca con Juan Manuel e che spinge l'auto di Bastian.

Di notte sono bravini. Si dorme un po' meno, ma nel fondo bisogna essere soddisfatti perché tutti e tre stanno alle regole di questa nuova casa. Ora abbiamo sistemato i lettini in un angolo ampio del corridoio del secondo piano, diviso con tende grosse, per evitare la luce e le correnti d'aria. Io sono caduto dalle scale, l'altra notte, e ho preso una bella botta sulla schiena e faccio un po' di fatica quando devo tossire, ma il dottore dice che tra due settimane passerà tutto.

Che bella la nostra vita, vero?

Un abbraccio forte dai bimbi che sono su che dormono, spero..., o forse staranno giocando a briscola nella sala giochi...

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