In questi giorni siamo sempre in giro per la faccenda del processo in corso. Non abbiamo molto tempo per fermarci a casa. Siamo comunque fortunati per la presenza di tanti amici e amiche in questo periodo che ci danno una mano.
E la casa si trasforma e i bimbi ne godono.
Nadia a Javier dell'Argentina, Fabrizio di Roma, Giovanni di Carniana e Martina e Giulia di Roteglia, oltre a Giulia di Parma. E' una bella formazione per tener in piedi la nostra casa.
Ora è stato pure aperto l'asilo per i bimbi più piccoli di cui si incaricano le ragazze. Tutti poi sono intenti al tinteggio delle pareti, cosa che desideravamo da tempo, e che ora si sta facendo realtà. Sono state messe le tende nella stanza da letto dei bimbi, per separare i maschietti dalla femminucce: belle, colorate! Sulle pareti ci adesso tanti disegnini e dal soffitto pendono forme divertenti, fatte dagli stessi bimbi.
E' bello costruire insieme la casa che ora sta diventando davvero "casa de los niños". E tutti offrono il loro contributo.
Il piccolo Manuel è stato operato e il suo piedino sinistro dovrebbe diventare più dritto. Deve portare uno stivaletto di gesso per un mese e mezzo. Soffre abbastanza ma appena lo si mette davanti al televisore, gli passa tutto. Speriamo che questa volta sia quella buona e definitiva. David è sempre un tesoro di felicità.
Sul fronte del processo, vedremo le novità dei prossimi giorni. Oggi ci siamo incrociati per strada con l'avvocato delle suore che voleva con una bravata spaventarmi con il suo macchinone nero. Lasciamo perdere, tanto legge pure lui i nostri messaggi.
Dimenticavo di dire che venerdì, dopo la famosa udienza processale, siamo stati tutta la notte in ospedale per assistere Laura che era stata vittima di una violenza fisica da parte di alcuni giovani. Ora sta bene e oggi pure lei è uscita dall'ospedale. Non abbiamo, dunque, avuto neanche un attimo di respiro dopo l'udienza, per dire che la nostra vita deve continuare nello spirito che ci anima e che è quello di essere aperti sugli altri, sempre, e non pensare mai a noi stessi.
Un abbraccio e il ringraziamento forte a ciascuno per il dono dell'amicizia che ci sostiene.
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