L’inizio pure delle piogge, dopo tanti mesi secchi. A dire il vero, non ha ancora piovuto, ma ci sono stati tanti giorni di vento, un vento fastidioso per la polvere che spazza a raffiche il nostro villaggio e che impedisce il divertimento dei bimbi in piscina, qua fuori.
Ma stanno pure rifiorendo le rose e tra poco rispunterà il verde fresco dell’erba nel grande giardino attorno alle case e davanti alla scuola nuova, mentre dalla finestra della cucina vediamo il saettare nervoso del colibrì verde smeraldo da un fiore all’altro. Pensando alla scuola, quella grande, grande, là in fondo all’angolo nord del nostro terreno, costruita grazie all’aiuto degli/delle amici/amiche di Lodi, ci piace comunicare che il 5 ottobre vorremmo inaugurare le prime aule, la mensa e la cucina, e trasferire le lezioni nei nuovi ambienti. Così, gli ultimi due mesi di scuola (qui la scuola finisce il 15 dicembre) li vivremo in una sistemazione più adatta e libereremo altre due casette nuove, prese a prestito da due delle nostre famiglie nei mesi precedenti per poter svolgere le lezioni.
21 settembre: è anche il compleanno dell’ultimo arrivato nel nostro villaggio: Gonzalo, il fratellino di 5 anni di Jazmin, la bimba ammalata, venuta da noi insieme ai genitori, pure loro ammalati, poco più di un mese fa. Ora Jazmin è in ospedale, per una brutta polmonite, ma speriamo possa uscirne presto. Gonzalo invece sta bene e va già all’asilo e si sta abituando a parlare spagnolo, lui che sempre ha vissuto nei campi e probabilmente si sentirebbe più comodo con il quechwa, come del resto la sua mamma Virginia, mentre che il papà Demesio parla aymara.
21 settembre: due anni fa iniziavamo la costruzione delle prime casette, con l’emozione in gola per quei primi mattoni che davano il via al nostro villaggio arcobaleno. E uno squarcio di arcobaleno brillava inaspettatamente nel cielo proprio stamattina, per uno strano gioco di luci tra le nubi e il sole. L’arcobaleno è il segno di protezione della nostra debolezza, su cui fondiamo tutto il nostro agire qui, e ci vuole insegnare un sentiero di pace e cordialità nonostante le gravi difficoltà affrontate ogni giorno.
21 settembre: è la festa di Matteo, uno che faceva una vita brutta, rifiutato da tutti, ma che Gesù andò a cercare e lo fece amico suo. Auguri agli amici che portano questo nome, auguri al piccolo Matteo che qualche giorno fa ha compiuto 9 mesi . Auguri pure ai tanti conosciuti che oggi festeggiano il compleanno.
21 settembre: è un ricordo speciale anche per mio padre che tanti anni fa, in questo giorno, lasciò mia madre, i miei fratelli piccolini, mentre io ero in arrivo nel grembo della cicogna -come Dumbo-, per andarsene troppo presto in Cielo. Un grazie grande come il Cielo, in questo giorno, a mia madre per aver sopportato da tanti anni questo dolore e questo distacco, con sempre la serenità negli occhi e nel cuore.
21 settembre: anch’io, 27 anni fa, partii in fretta da casa, proprio in questo giorno, con un nodo in gola, per un’avventura che mi ha portato fin qua a festeggiare l’arrivo della primavera insieme a tanti bimbi (oggi era festa nella scuoletta del nostro villaggio e tutti i bimbi hanno ballato e giocato sotto lo sguardo felice delle mamme e delle maestre), insieme a tante famiglie, insieme a tanti amici e amiche che dall’altra parte del mondo si congedano dall’estate.
21 settembre: un giorno bello, nonostante i contrasti e le contraddizioni vissuti pure oggi, un giorno che ci spinge nuovamente a sognare e a ringraziare.
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