Non ci era mai successo: in pochi giorni ci sono stati affidati 15 bimbi! Un bel regalo di Natale e una bella sorpresa di fine anno! E tra l’altro questi bimbi sono molto piccoli.
Di alcuni non sappiamo il nome vero e neppure la data di nascita precisa: ci sono stati affidati con nomi convenzionali e con date di nascita approssimative. Il più piccolo ha un mese e la più grande ha 14 anni. Alcuni vengono dalla tribú degli yuquis.
Juan Sebastián, Antonela, Elizabeth, Miguel Angel, María Luisa ... Ma possiamo inventare o fantasticare insieme nomi nuovi per ciascuno di loro!
... Stasera mi sono soffermato un attimo a contemplare il volto di Sebastián mentre dormiva nella sua culla in cucina, non è una culla perché di culle non ne abbiamo a sufficienza, con tanti arrivi imprevisti, ma non so come si chiama in italiano quel porta-bimbi che si usa anche in auto. Pensavo alla sua storia e alla storia degli altri bimbi. Sono storie riassunte brevemente in una paginetta che accompagna i pochi documenti ufficiali che ci sono stati consegnati al loro arrivo. Come possiamo immaginare, storie difficili, ma non entro in dettagli tanto possiamo immaginare o forse non riusciamo nemmeno a immaginare il dramma che nasconde ognuno di questi bimbi.
Guardavo gli occhietti chiusi di Sebastián nonostante le luci accese della cucina e mi immaginavo la sua storia passata e la sua storia futura, piena di speranza e di illusioni.
Pensavo di nuovo alla casa de los niños, quella grande, sparsa nel mondo...
E’ vero quello che scrivevo l’altra volta: E il cuore ritorna a costruire storie e speranze future, con una maggior esperienza su questo bene per gli altri, soprattutto per i più e i più indifesi, che stiamo imparando a modellare tra le pareti e i mille cuori della casa de los niños.
Lascio alle foto l’espressione che accompagna il loro arrivo.
Non potremmo accogliere e sostenere concretamente questi bimbi senza la casa de los niños. Verrà il momento in cui loro stessi potranno ringraziare per il cuore aperto e per la casa aperta.
E noi, al terminare questo anno e all’inizio del nuovo, vorremmo intanto anticipare a tutti voi che ci leggete e condividete con noi la nostra avventura l’espressione di questo grazie che ci permette di tener sempre aperta la nostra casa e di non frenarci o fare calcoli davanti alla così chiamata “crisi”.
Proprio nei giorni scorsi mi scriveva al rispetto una cara amica: “Quest’anno pensavo che la crisi avrebbe frenato la generosità. Ma qualcuno mi ha detto che proprio perchè c'è crisi è meglio spendere soldi in qualcosa sicuramente apprezzato e con un nobile scopo!”
Certo, di notte dormiamo poco, e forse di giorno non siamo molto svegli, e magari non abbiamo tempo per scrivere e comunicare, ma se noi non spendessimo le nostre forze, la nostra fantasia, le nostre illusioni, i nostri sogni per questi bimbi che hanno bussato alla nostra porta, probabilmente saremmo persone tristi, affogate dalla crisi.
Natale quest’anno si è colorato di nuovi volti e l’anno nuovo si anticipa nella nostra casa con questa sfornata di bambini: che regalo migliore potremmo desiderare! Noi abbiamo passato la notte di Natale in ospedale perché il piccolo Miguel Angel ha dovuto essere ricoverato a poche ore dal suo arrivo qui a casa. La sua sorellina María Luisa è di là che dorme beata: divora ogni cosa che passa davanti ai suoi occhi. Hanno due anni e un anno rispettivamente. Ieri abbiamo saputo che la mamma ne ha 17!
Dopo la notte in ospedale, la sveglia di buon’ora per preparare la festa di Natale con la nostra grande famiglia composta di oltre mille persone. Quest’anno abbiamo chiesto a tutti un piccolo sacrificio: rinunciare ai regali per poter prepararci, in gennaio, alla costosa operazione al cuore del piccolo Osvaldo. E tutti hanno aderito con grande generosità. Anche questo un gesto che supera ogni previsione di crisi. Come dicevamo anteriormente, è una fortuna che i bimbi siano qui con noi perché ultimamente abbiamo trovato una scorciatoia legale affinché i bimbi siano affidati in breve ad una famiglia. E così, in questi pochi giorni alcuni dei bimbi hanno già spiccato il volo e un nuovo focolare si è acceso per loro e in questo periodo di festa il cuore di madri e di padri novelli sta finalmente sussultando di gioia inaspettata.
L’ultimo nostro saluto di quest’anno va a ciascuno. Voli il nostro grazie e illumini di gioia, gioia semplice e spontanea come quella dei bimbi. Continuiamo insieme la nostra avventura perché finalmente il bene faccia breccia nel cuore di tanti così come noi sperimentiamo ogni giorno di più nei nostri bimbi. Insieme a loro vi abbracciamo e vi sentiamo vicini!
Auguri di cuore!
ci siamo anche noi
natale, c'è posto per tanti
grazie!
natale sull'altipiano
vieni che ti faccio posto
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