Ciao a tutti,
ho a disposizione solo pochi minuti, qui la giornata e' molto frenetica ma volevo in qualche modo rendervi partecipi di questa grande famiglia che e' la "Casa de los niños. "Siamo arrivati mercoledi' dopo un lungo e massacrante viaggio ma come gia' sapevamo, ne valeva la pena!
Peccato che fosse sera, tutti i bambini erano gia' a letto, abbiamo dovuto aspettare la mattina dopo, per rivedere i "vecchi" e conoscere i "nuovi". Che gioia vederli belli, cresciuti e birichini come ce li ricordavamo. La nostra casa...............
Bene, l'altra sera ho dovuto interrompere la mail, la mia presenza era richiesta altrove, precisamente al cambio dei pannolini per la notte, non vi dico che delirio, nessuno vuole andare a letto, tutti scappano da una parte all'altra e tutti insieme si ride come matti per le varie smorfie o faccette di questi piccoli terremoti, a volte pero' si deve fare anche la voce grossa altrimenti si crea una tale baraonda che non finisce piu'. Le nostre giornate passano veloci, si comincia al mattino, circa alle sette e mezza poi si continua fino alla sera che raggiungiamo cotti e stracotti.
Non e' solo il lavoro che ci stende ma sopratutto i giochi con tutti i bambini che frequentano la casa, che sono tanti, pensate che nelle casette appena finite di costruire per ora abitano 8 famiglie (in qualche casa mancano ancora alcune cose importanti come luce e porte) e queste otto famiglie hanno ben 56 tra ragazzi e bambini, che passano tutto il loro tempo libero nel nostro giardino, potete immaginare......
Ieri siamo andati sull'altopiano (se cosi' si puo' chiamare un'altitudine di 4000 metri) A portare vestiti per i bambini e borsine piene di alimentari alle famiglie dei due villaggi che Aristide e i ragazzi della Comunita' seguono. E' stata come sempre un'emozione fortissima, e' veramente un'altro mondo quello che si trova in mezzo alle Ande, che sembrano infinite.
Vi mando qualche foto cosi' potete meglio capire. I bambini sono educatissimi e aspettano il loro turno con infinita pazienza, hanno avuto un maglione e un paio di pantalocini a testa e tutti si stimavano un sacco. I piu' piccoli hanno avuto qualche indumento che abbiamo portato dall'Italia sopratutto berretti, che portano sotto ai loro tipici cappelli, nelle ora in cui fa' piu' freddo e li' fa veramente freddo..!!!
Domani andremo nella foresta a far visita alla comunita' degli Yuqui e questa avventura ve la raccontero'...... la prossima volta! Ciao a tutti e grazie a nome di tutte le famiglie.
Saluti affettuosi
Patty
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