Nicol è una bimba di poco più di due anni che pochi conoscono... E’ arrivata qui all’inizio di luglio perché la mamma, molto giovane e con altre due figlie piccole, non ce la faceva a curarla.
Nicol porta con sé la caratteristica fisionomia Down che, diciamolo con franchezza, a volte ci intimorisce.
Ma Nicol è una bimba dal carattere dolce, che ti intenerisce subito il cuore. Non sta mai ferma. Ride e ti punta il suo dito indice per cercare un collegamento, un punto di incontro che la sua voce non riesce ancora ad esprimere.
“Conéctate, Nicol!”, e la piccola allunga felice il suo ditino verso che le sta di fronte.
Oltre a non parlare, Nicol non cammina e ha un delicato problema al cuore. Il suo stato di denutrizione era molto severo al suo arrivo. Ora sta meglio, ma è sempre un fagottino di poco peso.
E’ comunque un gioiello di bimba per la sua simpatia, con il viso cinguettante da passerotto.
E’ impossibile non volerle bene, a parte che non piange quasi mai al punto che la sua presenza in casa passa quasi impercettibile.
Una delle sue caratteristiche è che mangia solo pappette liquide e si irrita di fronte a qualsiasi proposta di cibo solido.
Ma...
Ma... il fatto è che è arrivata Luciana e una mamma sà fino a che punto e quando è il momento di lanciare una sfida:
“I denti, Nicol, li ha ben sviluppati.
L’età ce l’ha.
E allora Nicol –per il suo bene- deve iniziare a masticare anche cibi solidi!”
E così parte la sfida!
E’ la simpatica sfida di ogni giorno, al pranzo e alla cena.
“Mastica!”, è il verbo che ormai anche tutti gli altri bimbi hanno imparato e ripetono insieme a Luciana.
“Mastica, Nicol, che ce la puoi fare!” E Nicol sputa puntualmente tutto ciò che di solido entra nella sua bocca.
Ma non bisogna demordere. E allora la sfida continua, una sfida che si trasforma in tifo accanito di appoggio per ogni passo che Nicol fa. “Dai, Nicol, mastica!”.
Difatti, era da aspettarselo: in questi ultimi giorni, Nicol ha iniziato a mangiare pezzetti di scaloppine, tortellini, frittatine e pane.
All’inizio, il suo rifiuto è costante e lei allontana sempre, schifata, la bocca dal cucchiaio, ma poi non resiste alla caparbietà di una mamma che ne sa più di tutti noi messi insieme!
E così Nicol fa i primi passi per uscire dal suo stato di denutrizione. Sono passi importantissimi per la sua salute! E noi ne godiamo per lei!
Piccoli passi di caparbietà saggia e materna che sembrano non fare storia in questo scenario di mondo tutto rivolto ad altri tipi di successi, di sfide planetarie di ben altra portata, di risultati macroeconomici per la popolazione mondiale.
Ma noi, qui, nella casa de los niños, vediamo solo questi piccoli passi: sono le nostre umili mete raggiunte che ci danno gioia e ci stimolano a vedere orizzonti reali, quotidiani, e ad andare avanti a piccoli passi sul sentiero della speranza semplice e nascosta che questa nostra casa ci dà l’opportunità di osservare e riscoprire per il futuro bello dei nostri bimbi.
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