domenica 23 agosto 2009

Casa de los Ninos, una delle piú belle casette del mondo! 23 agosto 2009

Stamattina mentre cambiavo il pannolino di David mi sono soffermato sulle sue gambine, belle, robuste e diritte. E senza volere mi è venuto un pensiero balordo in testa: perché non fare un trapianto con quelle di Manuel che sono così storte e deboli?!


David scalcia tutto il giorno con le sue gambine contro le pareti della culla, mentre Manuel riesce solamente a trascinarsi come un folletto per terra, nonostante tutte le operazioni che gli abbiamo fatto e l’anno e mezzo di gesso che ha dovuto sopportare...


La vita è strana: probabilmente David non potrà mai usare le sue gambine dritte per reggersi in piedi, mentre Manuel ne avrebbe proprio bisogno per dare sfogo alla sua voglia di muoversi con libertà... Ma era solamente un pensiero balordo...


Cambiato il pannolino ho tirato su i suoi pantaloncini e David ha ripreso il suo movimento forsennato a bicicletta dentro la culla nuova, che gli è stata appena regalata.


Fuori, Manuel, in attesa dei bimbi che vengono per il doposcuola la domenica mattina, ha approfittato di un attimo della nostra disattenzione per scappare in gattoni per il giardino, sporcandosi tutto. E io lo sgrido sempre quando fa così! E lui, con la testa bassa, sgattaiola dentro casa, quatto quatto. Ma non ottengo molto dalle mie sgridate: alla prima svista, lui è di nuovo fuori.


Più tardi l’ho preso su per portarlo in bagno e per cambiare i suoi pantaloncini sudici.


In un attimo di disattenzione -questa volta mia-, ho abbandonato le sue manine e lui si è trovato nel vuoto, sull’erba, e invece di buttarsi per terra, come fa sempre, si é lanciato entusiasta a muovere i suoi primi passi.


“Manuel cammina davvero!”, ho gridato io a tutti gli altri, grandi e piccoli, che erano lì intorno a fare merenda. “Manuel cammina, cammina!”, e tutti hanno cominciato ad applaudire ed anche gli altri che erano in cucina per preparare il pranzo di sono affacciati alle finestre per vedere il miracolo di questo giorno, da tanto atteso: Manuel ha mosso i suoi primi passi da solo.


L’ho lasciato varie volte e sempre Manuel si è retto in piedi da solo e ha camminato.


I ragazzi e le ragazze italiane che sono con noi in questi giorni sono stati testimoni, con le loro macchine fotografiche dell’emozione di questo momento.




Oggi, 23 agosto, Manuel ha vinto sulla sua debolezza. Tra qualche mese compirà 4 anni. Si potrebbe dire che ha impiegato troppo tempo per prendere lo slancio verso l’indipendenza! Ma che importa il tempo! Oggi ha camminato e la gioia e la commozione che sperimentiamo è difficile spiegarla a parole, dopo tanto tempo di sofferenze e attese deluse.


... Questo è successo nel primo pomeriggio: ogni due o tre passi Manuel cadeva in terra, ma poi lo riprendevamo su e lui via di nuovo. felice Verso sera, invece, dopo il pisolino del pomeriggio, non c’è stato più verso di fermarlo: pur con le sue gambine sbilenche si lanciava per tutta la casa a provare il brivido dell’equilibrio che vince sulla gravità. E quasi mai cadeva!


Ai ragazzi italiani che sono qui con noi, Mario della Sardegna, Sara e GianLuca di Salerno, Eleonora di Roma, Elisa di Treviso, Massimo ed Elisa di lá dal Secchia, Lisa di Casina, Marcella di Formigine, oltre alla carissima Giulia di Parma, la soddisfazione di aver visto in diretta un piccolo sogno realizzato qui nella nostra casetta. Mi sono ricordato del mese di agosto di tre anni fa, quando arrivai a casa dall’ospedale. C’erano altri amici italiani quella volta, e proprio Tania e Ilenia mi fecero partecipe di una sorpresa enorme: improvvisamente lasciarono le manine di María René e me la trovai di fronte a camminare per la prima volta. Che commozione pure quella volta!


Mi viene da pensare nella simpatia di incontri con tanti amici e tante amiche che condividono la nostra vita, le nostre gioie e le nostre disavventure, simpatia che ci unisce per sempre e che ci fa spettatori di regali inaspettati e belli.

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